Il Napoli c’è, la Fiorentina lotta ma esce a mani vuote. Palladino: «Abbiamo dato tutto, ora ci aspetta una finale»
La viola deve cambiare passo per continuare a lottare per un posto in Europa anche nella prossima stagione
NAPOLI. L’Inter chiama, il Napoli risponde. Gli azzurri di Antonio Conte – nel pomeriggio di domenica 9 marzo – piegano la Fiorentina al Maradona 2-1 nella 28esima giornata di Serie A e restano agganciati all'Inter nella lotta per lo Scudetto. I nerazzurri conservano un punto di vantaggio quando mancano ancora 10 partire da giocare. Nel prossimo turno gli azzurri faranno visita al Venezia, mentre l’Inter sarà di scena sul campo dell'Atalanta in un altro scontro diretto importantissimo. Napoli che può festeggiare grazie alla sua nuova coppia gol, quella formata da Lukaku e Raspadori. Sono proprio i due attaccanti a scardinare la difesa viola, a cui non basta la rete di Gudmundsson per evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. La squadra di Palladino scivola così in settima posizione a -7 dalla zona Champions League e a -5 dal Bologna sesto. Ai viola serve un immediato cambio di passo per continuare a lottare per un posto in Europa anche nella prossima stagione.
La partita
Nel Napoli, Conte ripropone la coppia d’attacco composta da Lukaku e Raspadori, con McTominay che stringe i denti centrocampo insieme a Lobotka e Gilmour confermato. Nella Fiorentina, Palladino ritrova Kean in attacco insieme a Gudmundsson mentre a centrocampo confermato Fagioli, con Cataldi e Ndour. Come prevedibile è il Napoli a fare la partita, la squadra di Conte si riversa subito nella metà campo viole e inizia a martellare la porta di De Gea. Ci provano in particolare Spinazzola e Politano con i loro inserimenti dalle fasce, ma l'occasione più ghiotta in avvio capita a Raspadori che a tu per tu con De Gea calcia centralmente. E' il preludio al gol che arriva al 26' firmato da Lukaku, il belga è puntuale a ribadire in rete un tiro di McTominay respinto centralmente da De Gea. Rete convalidata dopo un check del Var. Il Napoli non si accontenta e prima dell'intervallo sfiora in almeno tre circostanze il raddoppio, prima con Raspadori, poi con una traversa clamorosa di Di Lorenzo da fuori area e infine con Spinazzola che da posizione defilata calcia in diagonale ma questa volta De Gea non si fa sorprendere. Nella ripresa la musica non cambia, con il Napoli ancora pericoloso prima con Raspadori e poi con Rrhamani. La Fiorentina prova a reagire trascinata da Kean e Fagioli, ma la difesa azzurra fa buona guarda. Al 60' la squadra di Conte trova poi il raddoppio firmato da Raspadori, bravo ad incunearsi in area su un assist di Lukaku e a battere De Gea da corta distanza. La Fiorentina, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi e sei minuti dopo accorcia le distanze con Gudmundsson bravo a battere Meret su assist del sempre vivo Kean. La sfida si accende, i viola credono nella rimonta e provano ad alzare il loro baricentro. Il Napoli a sua volta non vuole correre rischi e continua a spingere, sfiorando il tris prima con Politano e poi nel finale con Simeone che, con i viola protesi in avanti, si invola tutto solo verso De Gea ma calcia debole e centrale tra le braccia del portiere spagnolo. In pieno recupero chance per la viola di pareggiare con Ndour, che in mischia su calcio d'angolo svirgola alto da centro area. Il Maradona tira un sospiro di sollievo, il Napoli resta agganciato all'Inter.
Le interviste
Così il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, dopo il ko di Napoli: «Abbiamo affrontato una squadra molto forte nel loro stadio e sospinta dal proprio pubblico. Loro sono costruiti per vincere lo scudetto. Noi siamo venuti qui a giocare con personalità e coraggio. La partita è stata buona e la squadra mi è piaciuta molto. È una sconfitta che ci deve dare autostima. I ragazzi hanno dato tutto e non posso recriminarli nulla. Siamo sempre stati dentro alla partita anche dopo il primo gol subito – dice il tecnico dei viola –. Nella ripresa abbiamo messo in difficoltà il Napoli. Dobbiamo ripartire dalla prestazione di oggi. Giovedì 13 marzo ci aspetta una partita che vale come una finale». Su Fagioli e Gudmundsson, Palladino aggiunge: «Fagioli cresce di giorno in giorno. Ha grande tecnica e qualità e vede calcio: ci sta facendo alzare il livello della squadra. Per me lui è un campione. Albert ci è mancato molto in questa stagione. È un giocatore fondamentale che ci dà gol, imprevedibilità e qualità. Siamo felici di ritrovarlo». Dall’altra parte, mister Antonio Conte carica l’ambiente nell’ottica della corsa scudetto: «Oggi ho visto una squadra che ha sicuramente meritato la vittoria, potevamo ottimizzare di più quello che abbiamo creato e gestire con meno ansia la parte finale. Nelle ultime cinque partite abbiamo lasciato tanti punti nei finali e tenere in bilico le partite porta un po' di ansia. Oggi la squadra ha fatto bene, ha creato anto ma per quello che produciamo dobbiamo fare più gol. La risposta degli attaccanti? Non ho detto nulla di particolare, ognuno di noi ha la propria storia e quando parlo dico la verità. Anche oggi per quello che abbiamo creato dovevamo segnare di più e per questo dobbiamo cercare di migliorare. Le squadre che vogliono vincere si costruiscono con determinati principi e non devi lasciare niente».