Fiorentina, a centrocampo un cambio radicale e spunta Cataldi in versione regista
Dall’Atalanta in poi sarà un’altra Viola considerando che finora mister Palladino ha giocato senza il gioiello Gudmundsson, l’acquisto più costoso del mercato
FIRENZE. Comunque sia, c’è stata una Fiorentina fino al Monza e ci sarà una Fiorentina dopo il Monza, precisamente dall’Atalanta in avanti: e la sosta c’entra fino a certo punto o, meglio, c’entra nel modo in cui servirà a Raffaele Palladino per organizzare e presentare una squadra che differirà come detto da quella che ha giocato le prime cinque partite in stagione. Per un motivo semplice: il mercato dell’ultima settimana cambierà la fisionomia della squadra viola. E non per dire.
I nomi
Adli, Moreno, Bove, Cataldi e Gosens (questi ultimi due già impiegati con i brianzoli), più Gudmundsson che era arrivato quando il pallone ancora non rotolava, ma il problema al polpaccio che si è portato dietro da Genova gli ha impedito addirittura di essere convocato per le tre gare di campionato contro Parma, Venezia e ieri – domenica 1 settembre – Monza, nonché nei playoff andata e ritorno con la Puskas Akademia. Evidente che tutte le prove che ci sono state in quasi due mesi (primo giorno di ritiro l’8 luglio) rimangono ed hanno un valore preciso, perché le basi sono quelle e non è necessario certo intervenire così a fondo, però adesso comincia un’altra storia. Tecnica, tattica e d’identità, soprattutto. Gli inserimenti da fare non sono per nulla secondari, né per il numero e né per l’impatto che possono avere sul rendimento della Fiorentina che finora è stato quello che è stato.
Le date
Per dire: il centrocampo dal debutto il 17 agosto a ieri con il Monza subirà un cambiamento quasi radicale negli uomini e forse nell’impostazione, consentendo a Palladino di alternare i calciatori a sua disposizione e, se del caso, modificare il modulo. Dal 3-4-2-1 che è stato il riferimento finora, l’allenatore ex Monza non avrà problemi a svoltare su un altro sistema e allora il reparto mediano diventerà il fulcro di questa svolta, sia nella conferma della difesa a tre e sia nel ricorso alla difesa a quattro se l’ingresso del giovane Moreno (classe 2003) sarà dilatato nei tempi come può essere prevedibile venendo da un altro calcio.
L’idea
A prescindere da tutto ciò, il centrocampo muterà faccia con Cataldi che diventerà il regista necessario al modulo appunto che preveda il playmaker, con Adli, Gosens e Bove che invece a loro volta sono intercambiabili per ogni esigenza: l’ex Milan può giocare nel mezzo e venti metri più su, l’ex Roma è il mediano di gamba che va bene per tutte le occasioni, l’ex Union Berlino sulla sinistra è praticamente a casa sua e insomma con Dodo dall’altra parte la formazione viola si garantisce due esterni a tutta fascia. Non dimenticando ovviamente Gudmundsson, anzi va messo in cima alla lista: finora Palladino ha giocato senza il gioiello di questo mercato, senza l’acquisto più costoso della storia viola.