Il Tirreno

Firenze

Fiorentina Incognita Gonzalez

di Francesco Gensini
Fiorentina Incognita Gonzalez

Ancora incerto il futuro in viola dell’attaccante, di ritorno dalla Coppa America Nessun dubbio invece per Martinez Quarta, che ha firmato il rinnovo fino al 2028

16 luglio 2024
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FIRENZE. E fanno due. Due Coppa America vinte di fila da Nico Gonzalez e Martinez Quarta, la seconda a ribadire quella del 2021 in Brasile nella complicatissima notte (per noi in Italia) tra domenica e lunedì grazie all’1-0 sulla Colombia firmato Lautaro Martinez al 112’ dei tempi supplementari, dopo l’inizio ritardato di oltre un’ora per i problemi di ordine pubblico allo stadio di Miami che ospitava la finale.

Felice l’attaccante che si è goduto le due Coppe insieme, felice il difensore che ha fatto altrettanto sempre via social e pazienza se non ha disputato nemmeno un minuto. Un’ora invece ha giocato Nico, subentrando a metà ripresa all’infortunato Messi e contribuendo al successo con una prova convincente e di qualità da esterno sinistro: un gol annullato e uno sfiorato i punti più alti che lo hanno visto protagonista. Adesso vacanze per tutti e due, poi nella prima settimana di agosto il ritorno a Firenze con scenari uguali: ma sarà davvero così? Mentre non ci sono dubbi per Martinez Quarta, che ha firmato il rinnovo fino al 2028 diventando così uno dei riferimenti della Fiorentina del presente e del futuro, Nico Gonzalez sarà accompagnato da un’incertezza che non dovrebbe essere tale stando alle parole pronunciate da Pradè lo scorso 4 giugno – «Nico rimane al 99 per cento» –, ma il valore dell’argentino e l’interesse che suscita su scala internazionale conferiscono un peso ben più sostanzioso a quell’1 per cento che resta e che porta lo stesso Gonzalez lontano da Firenze. Porterebbe. Se, ad esempio, si palesasse un “altro” Brentford capace di ripetere l’offerta da oltre quaranta milioni di euro bonus compresi presentata un’estate fa dal club inglese per prendersi l’esterno sudamericano. Il no reiterato di Commisso per non privare Italiano di un elemento fondamentale a pochi giorni dalla conclusione del mercato fece saltare tutto, ma un anno dopo è difficile immaginare come possa finire di fronte a una proposta economica che non può essere quella di allora e che comunque ci si deve avvicinare. Nico Gonzalez, che a proposito di contratti ne ha anch’egli uno con scadenza 2028 sottoscritto a fine settembre 2023 a oltre tre milioni di ingaggio all’anno che ne fanno il calciatore più pagato del gruppo viola insieme a Milenkovic, è sicuramente un valore di rilievo della Fiorentina, in molti casi il valore aggiunto per i gol (38 in 125 partite) e gli assist che garantisce, ma al tempo stesso può essere una forma di investimento sempre per la Fiorentina: una sua eventuale cessione a una cifra sopra i trenta milioni finanzierebbe una fetta consistente di mercato in entrata e contribuirebbe ad abbassare il monte-ingaggi. Non a caso, lo stesso discorso vale per Milenkovic, che di soldi nelle casse ne convoglierebbe la metà rispetto all’argentino se dovesse essere ceduto, ma il beneficio rimarrebbe per la parte relativa allo stipendio in essere. Certo, andrebbe cercato un sostituto all’altezza per l’uno o per l’altro, però il saldo sul monte-ingaggi sarebbe sempre positivo. Ragionamenti, ipotesi, pensieri. Nulla di concreto, niente di programmato che sia dato di sapere e, fino a prova contraria semmai ci sarà, fanno e faranno testo le parole del direttore sportivo viola. Fermo restando che Gonzales si è più volte detto contento professionalmente e umanamente a Firenze, e che Palladino sarebbe felice di contare su Nico nel suo 3-4-2-1. Tutto al momento conduce in quella direzione e a un tridente Nico-Kean-Sottil su cui impostare la fase offensiva.


 

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