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Calcio / Serie A

Roma-Empoli 1-2: per gli azzurri è una vittoria storica

di David Biuzzi

	Il secondo gol dell'Empoli segnato da Colombo 
Il secondo gol dell'Empoli segnato da Colombo 

Impresa della squadra di D'Aversa che per la prima volta batte i giallorossi all’Olimpico. Le reti segnate da Gyasi e Colombo

25 agosto 2024
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ROMA. Doveva essere la notte di Dybala, della Roma e del suo popolo. Già, doveva. Invece è quella dell’Empoli che per la prima volta nella sua storia sbanca l’Olimpico giallorosso. Lo fa con merito. Soffrendo, e ci mancherebbe altro, ma mostrando anche di avere idee e coraggio di fronte a una difesa (quasi) di ferro e una dedizione alla causa che, per chi deve conquistarsi la salvezza, può fare e spesso fa tutta la differenza del mondo.

Caput mundi, insomma, è l’Empoli. Che si presenta nella Capitale con il suo ormai classico abito, il 3-4-2-1, e la sola novità (rispetto al debutto col Monza) dell’ex Solbakken titolare al posto di Esposito. La Roma disegna (inizialmente) con 4-3-2-1 con l’atteso e osannato Dybala subito dentro. L’atmosfera dell’Olimpico è stellare, non basterebbe il Cupolone a contenere l’entusiasmo del popolo giallorosso. Ad attenuarlo, però, ci pensano gli azzurri di D’Aversa. Che non solo sono messi bene in campo ma interpretano pure la gara con la giusta dose di coraggio. Gli strappi di Fazzini devastano la Roma, gli erroracci sotto porta di Gyasi e Colombo (legno sì, ma a porta vuota) tengono il risultato in equilibrio. Ma proprio quando gli azzurri sembrano dover tirare il fiato (con le prime parate di Vasquez) il gol arriva davvero. Lo firma Gyasi, ancora lui, sfruttando il lato debole di De Rossi e un cross di Pezzella: da quinto a quinto, tanto per fotografare l’eccellente primo tempo dell’Empoli.

E al riposo si va con gli azzurri avanti all’Olimpico che ora fischia i suoi. E neanche poco. Quando si ricomincia la Roma, che era già passata dal 4-3-3 al 4-2-3-1 in corso d’opera, sgancia Zalewski per Celik scegliendo difesa a 3 e 3-4-2-1. Segnali di risveglio, che producono due legni (incrocio di Pellegrini, palo di Mancini) nella stessa azione. Ma il jolly esce dalla panchina. Ed è quella di D’Aversa affidata a Sullo: Solbakken prende un colpo, lo rimpiazza Esposito che entra, ruba palla e si prende un calcione dall’ex Paredes. È rigore. Che Colombo trasforma con la freddezza di un veterano. L’ultimo spicchio, dunque, si apre con gli azzurri avanti di due e con il secondo giro di cambi: dentro Hass, Cacace, Le Fee e Baldanzi. A guadagnarci , ovviamente, è la Roma, con l’Empoli ora con il 5-4-1 e assediato dentro la sua area di rigore. Entra anche Shomurodov, ed è proprio lui a riaprirla incornando un cross di Baldanzi che ruba palla a Cacace. Ora l’Empoli soffre, soffre davvero. Servirebbero forze fresche ma la coperta è corta e in panchina non c’è molta scelta (baby e parte). Eescono forse le uniche, Stojanovic ed Ekong, per un finale da brividi. Ma quando in pieno recupero l’uomo più atteso, Dybala, sbatte sul palo interno, si capisce che è fatta. È sì, è la notte dell’Empoli.

TABELLINO

ROMA (4-3-3): Svilar; Celik (46’ Zalewski), Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante (dal 62’ Le Fee), Paredes (dal 63’ Baldanzi), Pellegrini; Soulè (dal 77’ Shomurodov), Dovbyk, Dybala. A disposizione: Ryan, Marin, Smalling, Dahl, Sangarè, Bove, Pisilli, Abraham, El Shaarawy. All. De Rossi
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Walukiewicz, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Maleh (dal 63’ Haas), Pezzella (dal 62’ Cacace); Fazzini (dall’88’ Stojanovic), Solbakken (dal 58’ Esposito); Colombo (dall’87 Ekong). A disposizione: Seghetti, Chiorra, Goglighidze, Guarino, Tosto, Marianucci,, Shpendi, Popov. All. Sullo (D’Aversa squalificato)
ARBITRO: Zufferli di Udine
Reti: al 45’ Gyasi (E), al 61’ Colombo (E) su rigore, all’80’ Shomurodov (R)

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