Il Tirreno

FIRENZE. Attaccante, portiere e... Amrabat. Tre esigenze, tre storie differenti che stanno movimentando il mercato della Fiorentina, molto chiaro negli obiettivi individuati e concordati tra allenatore e dirigenza, ma tutto da far salire in superficie per iniziare davvero a mettere in casella questo o quell’acquisto. E allora forse conviene proprio far riferimento a chi invece partirà e può dare l’impulso necessario alle trattative principali in entrata: Sofyan Amrabat, ovviamente. Canale Atletico. Fuori dai programmi viola per la prossima stagione (ormai alle porte), per volere del calciatore, il Nazionale marocchino ritiene chiusa la propria esperienza a Firenze e ciò che è accaduto a gennaio (accordo tra Amrabat e il Barcellona per il passaggio immediato in Catalogna con stop di Commisso di fronte all’offerta irrisoria dei blaugrana) è stato solo l’antipasto di quello che accadrà a breve. Quanto breve lo decideranno le offerte in arrivo, con base d’asta, diciamo così, fissata a trenta milioni: la Fiorentina difficilmente scenderà sotto o troppo sotto, ragione per la quale lo stesso Barcellona non ha affondato il colpo con decisione perché alle prese con il fair-play finanziario che ne frena gli slanci. Hanno chiesto informazioni Manchester United e Bayern, ma in maniera molto informale e molto sfumata, così alla fine il canale preferito dai viola è quello con l’Atletico Madrid: i “colchoneros” sono i più convinti a dare un seguito pratico alle intenzioni, forti di un accordo di massima con Amrabat, a sua volta consapevole che la strada che porta in Spagna è quella con direzione Madrid e non Barcellona (ancora la sua preferita). Trenta milioni o intorno a trenta: vanno soddisfatti come condizione imprescindibile per l’affare e serviranno poi alla Fiorentina per dare spinta alla campagna di rafforzamento. Attaccante e portiere sono in cima alla lista. Non prima, però, di aver compensato la partenza dell'ex Verona e anche in questo caso le idee sono già delineate: è Maxime Lopez il candidato forte a prenderne il posto. Francese di Marsiglia, classe 1997, tecnica in dosi massicce dentro un formato tascabile che può ingannare, perché il mediano-regista del Sassuolo non si fa mettere i piedi in testa a nessuno e a centrocampo se c’è da impostare, imposta, se c’è da dare battaglia, dà battaglia. I neroverdi chiedono 15 milioni, a 11-12 con formula adatta si trova l’accordo: e la Fiorentina avrà sistemato il ruolo e fatto un’ampia plusvalenza. Soldi in ingresso per rinforzare l’attacco e quelli che “avanzano” saranno investiti per provare a prendere Boulaye Dia dalla Salernitana, inserendo Cabral come parziale contropartita tecnica. Oppure uno tra Retegui (Burdisso lo segue da vicino) e Nzola se l’assalto al senegalese dovesse fallire. Ma soldi che saranno utili per garantirsi un rinforzo anche per la porta viola e la lista è lunga, con preferenza per il duo della Sampdoria Audero e Falcone (l'uno o l'altro, ovviamente), Cragno del Monza e Montipò del Verona: l'alternativa a Terracciano dovrebbe uscire da questi quattro.