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L’incidente

Firenze, auto sfonda l’ingresso del Memoriale delle deportazioni

Firenze, auto sfonda l’ingresso del Memoriale delle deportazioni

avvenuto nel giorno della Liberazione. Ma secondo la prima ricostruzione di carabinieri e polizia municipale si tratterebbe di un incidente

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FIRENZE. Incidente a Firenze, nella serata di ieri, venerdì 25 aprile, nel quartiere di Gavinana: un'auto, per una manovra sbagliata, è finita contro l'ingresso del Memoriale delle deportazioni, sfondando la vetrata.

L'amministrazione comunale è intervenuta immediatamente con personale sul posto insieme alla polizia municipale e ai carabinieri, che stanno svolgendo le indagini. Ma dai primi accertamenti delle forze dell'ordine è emerso che si è trattato di un evento accidentale.

Palazzo Vecchio fa sapere di aver attivato le procedure per mettere in sicurezza la struttura, e già stamani è previsto l'intervento di una ditta per chiudere in modo provvisorio l'ingresso e sarà garantita la presenza di personale con funzione di guardiania a tutela del patrimonio custodito nel Memoriale fino al completamento dei lavori di riparazione della porta. Per garantire le attività del Memoriale saranno utilizzati gli accessi laterali e secondari in attesa del definitivo ripristino dell'ingresso principale.

Il Memoriale delle deportazioni è a Firenze da circa dieci anni, fu montato ad Auschwitz nel 1979. Viene trasferito a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda. Accusata dal Museo di non rispondere alle nuove “linee guida” che lo stesso Museo si era dato all’indomani della caduta del Muro di Berlino, l’opera fu chiusa al pubblico nel 2011 dalla direzione che nel 2014 arrivò a minacciarne la distruzione.

Il Comune di Firenze e la Regione Toscana nel 2014 accolsero la proposta dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned) di ospitare a Firenze il Memoriale che per decisione della Direzione del museo polacco non poteva più restare nel luogo per cui era stato concepito. Il 20 maggio 2015 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana, Aned e Mibac con il Comune per tutelare e valorizzare il Memoriale nella pluralità dei suoi significati storici, artistici e di memoria civile. 

Il Ministero per i beni culturali, riconoscendo il valore di assoluto rilievo del Memoriale per la cultura italiana del Novecento e quale testimonianza della deportazione italiana nei campi nazisti, ha curato lo smontaggio ed il trasferimento dell’opera a Firenze, che si è concluso nel gennaio 2016.

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