Agenti in borghese nella piazze. E a gennaio arrivano i rinforzi
Da ottobre 66 Daspo nelle zone rosse. In calo i reati di minori
FIRENZE. Il nuovo questore, Fausto Lamparelli, ha annunciato che per il capodanno itinerante ci saranno servizi specifici contro la microcriminalità. Scendono in campo, per tutelare i cittadini e i turisti che hanno scelto le piazze fiorentine, gli agenti in borghese della Digos e della Squadra mobile E mentre il Viminale estende a tutta Italia la direttiva “zone rosse” per presidiare le aree più a rischio della città, Firenze proprio ora può vantare il primi bilancio. Nel capoluogo toscano la sperimentazione con le task force per il controllo delle tre zone sensibili (Santa Maria Novella, Fortezza e Cascine) è iniziata il 10 ottobre. E dall’ordinanza della prefetta Francesca Ferrandino sono stati 66 i provvedimenti di allontanamento, tre con recidiva.
Agenti in borghese
Ora un altro step con l’annuncio del questore, che rincuora chi passerà in Capodanno nelle piazze. E sempre per garantire quanta più sicurezza possibile, i controlli si concentreranno laddove si verificano più assembramenti: «I borseggi, gli scippi, i furti di cellulari e quant’altro preoccupano i cittadini. Quindi metteremo in campo anche gli uffici investigativi per cercare in qualche modo di emarginare, di marginalizzare i soggetti pericolosi». A questo si aggiunge un maggior controllo nei confronti dei botti: «Staremo molto attenti alle accensioni pericolose – spiega il questore Lamparelli –. Dopo il Cosp del 22 dicembre, sono state ripristinate le catene a protezione di alcune piazze, è stata controllata la funzionalità dei pilomat e sono state verificate le barriere messe a protezione di alcune aree sensibili della città. Un lavoro molto importante fatto dall’amministrazione il 24 dicembre. C’è quindi molta attenzione sui luoghi di aggregazione dei cittadini, che controlleremo anche nella serata di Capodanno».
I riforzi
Il questore, in occasione del riepilogo dell’attività della polizia nel 2024, ha inoltre confermato che i 130 agenti in più promessi dal Ministero dell’Interno arriveranno entro l’8 gennaio: «C’è assolutamente un potenziamento per la questura. Il personale sarà adibito il più possibile per il controllo del territorio. L’ufficio preposto, con le sue volanti, è importante e va potenziato, tenendo conto anche dei pensionamenti che chiaramente pesano». Una notizia che fa ben sperare. Nei mesi scorsi proprio il potenziamento degli organici ha suscitato polemiche politiche, con la sindaca Sara Funaro che più volte ha chiesto i rinforzi al Viminale, anche se è «prematuro» fornire numeri precisi in merito al turnover, dice il questore.
Le cifre
Sempre in occasione della presentazione del report sono stati resi pubblici alcuni dati che testimoniano l’impegno delle forze dell’ordine. Nel 2024, sono state 623 le persone arrestate nell’area della città metropolitana di Firenze, mentre sono state depositate 3.264 denunce, sequestrate oltre 130 kg di sostanze stupefacenti (soprattutto hashish, marijuana, cocaina, eroina e droghe sintetiche), emanati 26 provvedimenti di Daspo urbano e 171 di Daspo sportivo. A questi dati si aggiungono i 64 ammonimenti per violenza domestica, il doppio rispetto al 2023, i 26.877 automobilisti e motociclisti multati, le 94.714 persone identificate e i 20.683 veicoli controllati.
I reati di minori
Mentre sono stati 217 gli arresti e le denunce per reati commessi dagli under 18, registrando un calo di circa il 38% rispetto al 2023, dato che si arrivò a quota 351. Nel corso dell’anno, sono aumentati anche i controlli contro la malamovida: sono infatti 35 (+75% rispetto al 2023) gli esercizi pubblici ai quali l’Autorità provinciale di pubblica sicurezza ha sospeso temporaneamente la licenza proprio per impedire il ripetersi di episodi violenti.
Turismo e malavita
I numeri potrebbero essere la conseguenza della natura stessa di Firenze, riconosciuta dal questore Lamparelli: «Firenze è una città ad altissima vocazione turistica, economica, che in qualche modo attrae anche la delittuosità. Dobbiamo stare sempre attenti a fenomeni eventuali di infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia locale». Un problema sentito e denunciato dai tanti comitati cittadini che da tempo chiedono azioni mirate e continuative: «Come istituzioni dobbiamo dare una risposta fattiva. L’intero tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è molto sensibile a questo argomento. Noi dobbiamo dare delle risposte concrete al cittadino e al commerciante che lamentano queste cose, e lo faremo incrementando, ovviamente, quei servizi che già sono tanti: l’attenzione è alta, dobbiamo provare ad incrementarli per dare un senso di sicurezza percepita maggiore», conclude Lamparelli.
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