Il Tirreno

Firenze

Il caso

Pestato e rapinato sulle scale di casa dopo la partita della Fiorentina: è gravissimo. Identificata la presunta responsabile

di Matteo Leoni

	Le scale dove è stato aggravato
Le scale dove è stato aggravato

L’anziano, un passato come modellista di pelletteria, versa in condizioni disperate all’ospedale di Santa Maria Nuova. Le testimonianze

31 agosto 2024
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FIRENZE. Aggredito, rapinato e ridotto in fin di vita nell’androne delle scale della sua abitazione di via Maso Finiguerra, nel centro di Firenze. Vittima un uomo di 91 anni, che stava rientrando a casa dopo aver visto la partita al pub, giovedì sera intorno a mezzanotte.

I responsabili sarebbero un uomo e una donna. Il primo al momento non è stato identificato, mentre i carabinieri hanno individuato come sua presunta complice venticinquenne, romena, senza fissa dimora, la cui posizione è al momento al vaglio dell’autorità giudiziaria. Conosciuta a tutti nella zona, dorme sotto la tettoia dell’ex cinema Fulgor, proprio davanti al condominio, da circa cinque anni. L’anziano, che ha riportato fratture alle testa, versa in gravissime condizioni al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Sotto choc i vicini di casa e i residenti della zona, che da tempo lamentano le condizioni di degrado del quartiere. Sul tema è stato anche convocato per la settimana prossima un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura.
Al pub a vedere la partita
Il novantunenne era andato a vedere la partita della Fiorentina al pub, con alcuni amici. Quando è rientrato a casa, proprio mentre stava aspettando l’ascensore, ha notato due persone nel pianerottolo delle scale che portano al vano cantine. Non è chiaro al momento che cosa stessero facendo. Pare che fossero impegnati in un rapporto, o che stessero fumando crack. Quando il novantunenne è andato verso di loro e ha cercato di mandarli via loro hanno reagito in modo violento. Lo hanno spintonato. Nel parapiglia prima ha battuto il volto contro il muro, rompendosi il naso, poi è scivolato all’indietro sbattendo la nuca, pare contro la ringhiera delle scale, procurandosi gravi fratture alla testa. I due a quel punto gli hanno anche preso il portafoglio. È riuscito a tornare nel suo appartamento, dove vive con la moglie e i figli, e ad allertare il 118. Prima di perdere coscienza è stato anche in grado di indicare l’identità della donna, appunto la venticinquenne che da anni bivacca proprio davanti al condominio.
I testimoni

«Non posso credere che gli sia successo questo» dice una residente. In tanti protestano, ma chiedono di restare nell’anonimato, perché temono ritorsioni: «Una volta mi hanno sputato addosso solo perché li guardavo – racconta qualcuno – e poi hanno preso a calci la mia macchina». Il problema, spiegano i vicini di casa della vittima, è la tettoia dell’edificio in disuso che una volta ospitava l’ex cinema Fulgor, diventata punto di ritrovo di tossicodipendenti dediti al consumo di crack. Tra loro, anche la venticinquenne accusata di aver preso parte alla brutale aggressione. «In questa strada – racconta una residente – ci sono persone che fanno sesso in strada e fumano crack a mezzogiorno». Poco tempo fa qualcuno ha dato fuoco al portone del palazzo teatro della violenta rapina.

L’anziano, un passato come modellista di pelletteria, è conosciuto nel quartiere ed è amato da tutti. Grandissima la sua passione per la squadra viola, che spesso andava a vedere insieme a una delle figlie. Il suo lavoro lo ha portato a viaggiare in tanti paesi e ad apprezzare tante culture. «È toccato al personaggio più buono di questa zona – afferma Andrea Boccacelli del comitato Palomar Palazzuolo –. Ogni giorno puliva anche l’area intorno ai cassonetti, era una persona adorabile».

Ieri mattina davanti all’ex cinema Fulgor, in solidarietà alla famiglia del novantunenne, si sono riuniti i rappresentanti dei comitati cittadini. «La delinquenza di via Palazzuolo, via Maso Finiguerra (dove è avvenuta l’aggressione) , via dei Canacci, il Prato esiste da anni e da anni la denunciamo – si legge in un comunicato del Comitato Palomar Palazzuolo – . Che fosse una situazione pericolosa, lo sapevano tutti».

«Abbiamo chiesto un incontro col Comune per fare il punto della situazione» annuncia Simone Gianfaldoni, coordinatore dei comitati cittadini. Per Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto «siamo di fronte all’ennesimo episodio che dimostra che questa città peggiora ogni giorno a livello di sicurezza, abbiamo avuto circa 150 fatti di criminalità tra luglio e agosto». Per Fabrizio Carabba, dell’Associazione Borgognissanti l’episodio «è un fatto annunciato» e l’ex Fulgor «è un grosso buco nero che diventa sempre più degradato».

La sindaca Funaro

All’aggressione e al tema sicurezza, ha annunciato la sindaca Sara Funaro, sarà dedicato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Esprimo solidarietà e vicinanza da parte mia, dell’amministrazione comunale e della città di Firenze alla famiglia della vittima di questa vile aggressione e rimango in stretto contatto con il figlio, al quale ho comunicato la completa disponibilità del Comune a fornire tutto il supporto necessario per affrontare questa drammatica vicenda» ha detto Funaro, che a aggiunto: «Ho parlato con la prefetta Francesca Ferrandino e abbiamo concordato che la settimana prossima convocherà il Cosp e affronteremo i temi dell’aggressione e della sicurezza in città, partendo dalle zone definite sensibili all’ultimo comitato. Fatti come questo sono intollerabili. I cittadini devono poter vivere in sicurezza la città in ogni momento del giorno e della notte».

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