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Firenze, gioielliere picchiato e legato: la banda finisce in manette. Chi sono gli arrestati

di Matteo Leoni

	La gioielleria finita nel mirino dei ladri
La gioielleria finita nel mirino dei ladri

I malviventi fuggirono con numerosi orologi esposti in vetrina, per un valore totale di circa 200mila euro. Sono stati individuati grazie alle telecamere cittadine

27 agosto 2024
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FIRENZE. Sarebbero gli autori della violenta rapina messa a segno la mattina del 30 aprile scorso nella gioielleria “Il gioiello In” di via de’ Neri, a due passi da Palazzo Vecchio, il cui titolare, Giuseppe Iorio di 78 anni, fu preso a pugni e sequestrato per aver cercato di reagire ai malviventi. Con questa accusa tre uomini di età compresa tra i 35 e i 68 anni, italiani, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Firenze, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere disposta dal pm Lorenzo Boscagli.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini condotte dagli agenti della sezione reati contro il patrimonio, diretti dal vicequestore aggiunto Serena Pieri, due dei soggetti attinti dalla misura cautelare sarebbero entrati all’interno della gioielleria con la scusa di voler acquistare anelli esposti in vetrina, mentre un terzo avrebbe partecipato alla fase organizzativa dal colpo. Il titolare dell’attività avrebbe quindi iniziato a confezionare il prezioso oggetto quando, d’un tratto, sarebbe stato violentemente aggredito dai due finti clienti. Nello specifico uno di loro avrebbe rapidamente oltrepassato il bancone tappando con una mano la bocca della vittima, impedendogli così di gridare.

Erano da poco passate le dieci, il negozio era aperto da poco, quando i due si sono presentati all’interno, dove c’era solo il titolare chiedendo di poter vedere gli anelli. In questo modo hanno cercato di distrarre il settantottenne, che però non si è lasciato raggirare. Non appena hanno messo le mani nella vetrina per arraffare gli orologi lui se n’è accorto e ha reagito. Ne è nata una colluttazione, nel corso della quale l’anziano titolare ha avuto la peggio.

Per metterlo fuori gioco uno dei due rapinatori gli ha sferrato pugni in testa e al volto. Poi, dopo averlo minacciato, lo hanno legato mani e piedi con lo scotch e imbavagliato. I due sono scappati a piedi, di corsa, zigzagando tra la calca dei turisti, portandosi via tutti gli orologi, tra cui moltissimi Rolex, che erano esposti nella vetrina. Un bottino del valore di circa 200.000 euro. Salvi i gioielli che erano custoditi nella cassaforte.

Agli arresti sono finiti Giuseppe Urso, di 68 anni, Paolo Consumi, di 64, il primo al momento residente a Prato e il secondo nel Fiorentino, entrambi difesi dall’avvocato Elena Augustin, e un trentacinquenne della provincia di Brindisi. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di rapina aggravata in concorso, sequestro di persona, furto aggravato dei ciclomotori utilizzati per mettere a segno il colpo. La presunta banda è anche accusata dalla procura di aver tentato un altro colpo, pochi giorni dopo quello in via de’ Neri, in una gioielleria sempre del centro di Firenze, in via Bufalini, finita nel mirino ma salvata dalla presenza di persone. Gli investigatori sono arrivati agli arrestati analizzando ogni singolo fotogramma della videosorveglianza cittadina. Le indagini sono poi proseguite mediante attività tecnica e analisi di tabulati telefonici che hanno permesso di acquisire adeguati riscontri probatori in relazione al coinvolgimento soggettivo dei tre indagati, due dei quali esecutori materiali e il terzo, quale basista e organizzatore del colpo.

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