Morti nel crollo di Firenze, ripartono i lavori nelle aree esterne del cantiere
Intanto è nata l’assemblea di cittadini “16 febbraio” per dire basta alle morti bianche
FIRENZE. A due settimane dalla tragedia del cantiere di via Mariti in cui hanno perso la vita cinque operai, riprendono i lavori sulle opere pubbliche esterne all’area. Si tratta di una serie di opere pubbliche concordate, in particolare la sistemazione lungo via Mariti di: viabilità, marciapiedi, piste ciclabili e alberature.
La richiesta di non lasciare in stand by l’intervento era arrivata nei giorni scorsi dal sindaco Dario Nardella che a tal proposito si era confrontato anche con la proprietà dell’area. La società incaricata della realizzazione, su indicazione di Esselunga, riprenderà quindi gli interventi sulle opere pubbliche esterne al cantiere interessato dal crollo a partire da lunedì. L’obiettivo è quello di completare le lavorazioni e non lasciare una situazione di ulteriore disagio per i cittadini. La ditta incaricata, precisano da Palazzo Vecchio, non è titolare di alcun subappalto né di alcuna lavorazione comunque connessa con il cantiere per l’edificio commerciale. Esselunga inoltre si impegna a proseguire la lavorazione anche con la realizzazione del giardino ubicato in via Ponte di Mezzo, del quale si accollerà anche la gestione e la manutenzione. «Ringrazio Esselunga – dichiara il sindaco – per aver accolto velocemente la nostra richiesta. Le opere pubbliche previste in questa parte della città sono attese dai cittadini da molto tempo e renderanno il quartiere più vivibile e funzionale».
Dopo l’incidente mortale sul lavoro intanto alcuni cittadini si sono riuniti nell’assemblea “16 febbraio” per dire basta alle morti bianche e chiedere che in quell’area sorga un giardino in memoria delle cinque vittime. «È l’espressione di chi abita il quartiere – affermano i promotori – e di chi in questa città non vuole rimanere in silenzio davanti alle morti sul lavoro prodotte da speculazione e sete di profitto». Domenica alle 18 appuntamento in piazza Dalmazia per organizzare le iniziative di preparazione alla manifestazione convocata per sabato 23 marzo alle 15,30 che, partendo dall’Esselunga di via Novoli, attraverserà il quartiere passando nuovamente in via Mariti per dire che «i cantieri di Esselunga non devono riaprire». L’assemblea indica anche la data del 16 marzo come la giornata durante la quale saranno organizzate iniziative di diffusione, informazione e altre azioni in vista della manifestazione. «Questa mobilitazione è una scelta dovuta – chiariscono i promotori – per dire che al posto del centro commerciale dovrà esser costruito un parco intitolato ai cinque operai morti».