Bambina scomparsa a Firenze: interrogatorio fiume in caserma per Abel e Marlon, gli zii di Kata
I magistrati avrebbero sottolineato le contraddizioni e le lacune nei racconti
FIRENZE. Gli interrogatori sono cominciati poco dopo le 15, nella caserma dei carabinieri di Borgo Ognissanti, e sono andati avanti fino a tarda sera. Davanti al sostituto procuratore Giuseppe Ledda e alla sostituta Christine von Borries la quale fa parte della Dda di Firenze, si sono alternati Abel Alvarez Vasquez, detto Dominique, lo zio materno di Kata e Marlon Edgar Chicllo Romero, zio paterno, due dei cinque indagati per sequestro a scopo di estorsione sui quali si sono da tempo concentrate le indagini per la scomparsa della piccola Kataleya Alvarez la bimba di 5 anni di cui non si hanno più notizie dallo scorso 10 giugno.
Sembra che in caserma ieri pomeriggio fosse presente anche Carlos Palomino De La Colina, il cosiddetto “dueno” dell’ex Hotel Astor, ovvero quello che gestiva le stanze e gli affitti. Ma non in qualità di indagato per il sequestro della piccola, evidentemente i magistrati lo hanno voluto presente per avere dei riscontri immediati su alcune dichiarazioni che potevano essere rilasciate dagli altri due indagati. Un confronto serrato fra i magistrati e i due zii della piccola Kataleya, difesi dall’avvocata Elisa Baldocci, a sua volta presente agli interrogatori.
Il fatto che gli interrogatori siano andati avanti fino a tardi sta a rappresentare la volontà dei magistrati di arrivare a metter e un punto fermo su quella che è la posizione dei due uomini in questa indagine. Siamo a quasi dieci mesi dalla scomparsa della bambina e i silenzi e le contraddizioni devono essere sottolineati e verificate per capire anche perché vengono posti in essere.
Abel e Marlon, due zii di Kata che sono fra gli ultimi che l’hanno vista quel pomeriggio nel cortile e in casa nell’ex Hotel Astor. La bimba è scomparsa nel nulla mentre si trovava col fratellino a giocare. Su di lei dovevano vigilare proprio gli zii.