Careggi assume diciotto infermieri dopo il boom di malori per il caldo
In settimana la delibera per chiedere a Estar di cercare personale al pronto soccorso
FIRENZE. Anziani disidratati e colpiti da colpi di calore, turisti storditi dal caldo, ma anche persone che arrivano in pronto soccorso con fratture per gli incidenti, che con l’estate fanno registrare un “fisiologico” aumento degli accessi da trauma. Non solo. Ora ci si è messa anche una specie di “rivolta” degli infermieri che – denuncia il Nursind – non starebbero ricevendo il pagamento degli straordinari svolti proprio con gli “extra” varati dalla Regione per far fronte alla mancanza di personale e adesso minacciano l’astensione dall’attività aggiuntiva, col rischio di mettere in crisi uno dei reparti chiave del policlinico.
Per questo la direzione di Careggi ha deciso di prendere le contromisure e rinforzare il pronto soccorso guidato da Stefano Grifoni con un’infornata di nuovi infermieri. Proprio la prossima settimana dalla direzione di Daniela Matarrese partirà una delibera con cui l’azienda ospedaliero universitaria chiederà a Estar di attingere alle graduatorie per assumere 18 nuovi infermieri specializzati nell’emergenza urgenza. Una strategia che punta a migliorare ancora di più il settore dell’ospedale riferimento per i grossi traumi in tutta la regione e prova a farne uno dei pronto soccorso di eccellenza nazionali. Certo, il pronto soccorso continua a risentire di una affezione “cronica” del sistema formativo italiano: da anni sono sempre meno gli iscritti alle scuole di specializzazione di emergenza urgenza.
Non un caso che proprio fino a poco tempo fa i pronto soccorso di tutta la Toscana, anche Careggi, abbiano dovuto sopportare la “fuga” di molti medici, stremati per turni massacranti, e anche perché allettati dalla prospettiva di fare “nomadi” nelle regioni o negli ospedali esteri dove vige la pratica dei medici pagati a gettone con offerte molto più remunerative di un contratto a tempo indeterminato rispetto al numero di ore svolte.
Careggi prova a invertire la rotta con gli infermieri, che potrebbero entrare in servizio già ad agosto e certamente da inizio settembre. Intanto il sindacato Nursind lancia l’allarme sugli «straordinari non pagati al personale che lavora al pronto soccorso e in altri servizi dell'ospedale fiorentino».
«Riceviamo telefonate infuriate dei colleghi ai quali non sono stati pagati gli straordinari, la produttività aggiuntiva e le pronte disponibilità dei mesi di aprile e maggio – dice il coordinatore regionale del sindacato Giampaolo Giannoni – Già con la busta paga di giugno non erano state retribuite le pronte disponibilità di maggio e la produttività aggiuntiva di aprile. Ci avevano spiegato che tutto era da ricondurre all'introduzione di un nuovo software per l'elaborazione delle paghe e che nel cedolino di luglio il dovuto sarebbe stato saldato. È vergognoso, ci diano spiegazioni. Inoltre diffidiamo l'azienda dall'utilizzare lo straordinario come strumento di programmazione dell'orario di lavoro». Non solo. Nelle scorse settimane, sottolinea il Nursind, «il personale si era reso disponibile a effettuare turni extra a fronte delle note carenze di organico, sicuro della giusta e tempestiva retribuzione» e «tale disponibilità, a questo punto, non sarà garantita per i mesi di agosto e settembre e il personale che lo riterrà opportuno si atterrà all'orario contrattuale». In realtà, dalla direzione di Careggi spiegano che «gran parte degli straordinari è stata erogata con lo stipendio di luglio e che solo una parte residuale sarà nella busta di agosto». E che comunque è prassi che gli straordinari vengano pagati a due mesi e proprio l’aggiornamento del software ha causato ritardi di cui sindacati e personale erano stati messi al corrente.