Moschea di Firenze, dopo la tensione rinviato lo sgombero per evitare scontri nel venerdì di preghiera. L’imam: “Scelta di buonsenso” – Video
Molti i fedeli musulmani radunati dentro e fuori il luogo di culto islamico per cui oggi si doveva eseguire lo sfratto. Nardella: “Faremo la nostra parte per assicurare un posto alla comunità islamica”
FIRENZE. Dopo un lungo dialogo sotto la pioggia durato un'intera mattina è stato rinviato a data da destinarsi lo sfratto esecutivo della moschea di Firenze, accanto a piazza dei Ciompi, per motivi di ordine pubblico, vista la concomitanza con la preghiera del venerdì a cui partecipano, a turno, centinaia di fedeli musulmani. Già di prima mattina si erano presentati sul posto oltre cento fedeli, esponendo cartelli contro lo sgombero, che risulta essere per morosità, e che oggi prevedeva l'ausilio della forza pubblica.
Presenti anche vari semplici cittadini, solidali con la comunità islamica, e rappresentanti di associazioni e delle istituzioni locali. La decisione di rinviare lo sfratto, non è la prima volta, è arrivata dopo una mattinata di confronti tra l'ufficiale giudiziario, le forze dell'ordine, il legale della Finvi investimenti industriali ed immobiliari, proprietaria dell'immobile, quello della comunità islamica di Firenze e l'imam Izzedin Elzir.
L'avvocato Luca Negretti, legale della Finvi, stamani aveva annunciato di voler rimettere il proprio mandato qualora ci fosse stato un nuovo rinvio. "Ha prevalso il buonsenso, su questo non avevo dubbio - ha detto l'imam Elzir appena appreso del rinvio -. Comprendiamo quello che chiede la proprietà ma chiediamo altrettanto di avere comprensione, perché noi abbiamo pagato tutto.
Deve essere rispettato il diritto della proprietà ma altrettanto deve essere rispettato il nostro diritto. Stiamo lavorando da anni per trovare una soluzione e spero che arrivi". "Fino ad ora - ha aggiunto - la comunità islamica, nata negli anni '90, si è sempre autofinanziato le sue spese, detto questo accettiamo qualsiasi donazione ma non le mazzette. In passato abbiamo ricevuto donazioni non chiare, non tracciate o condizionate e noi abbiamo scelto di rifiutare, ed era una bella cifra, erano 13 milioni di euro. Siamo al lavoro per trovare un nuovo luogo e che sia un alternativa che non crei problemi" al vicinato, vista l'affluenza di fedeli il venerdì. Sempre stamani la Lega ha svolto un presidio per "la Legalità ed il rispetto delle regole".
Dal sindaco Dario Nardella un ringraziamento a forze dell'ordine e ufficiali giudiziari "per il comportamento esemplare all'insegna del rispetto della legge e dell'equilibrio. Ora più che mai invito tutta la città, a partire dalle istituzioni, a contribuire all'individuazione di una soluzione duratura per il centro di preghiera della comunità mussulmana".