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La rivincita di Jacopo, da adolescente vittima dei bulli a scrittore

Valentina Tisi
La rivincita di Jacopo, da adolescente vittima dei bulli a scrittore

Jacopo Becagli, 28 anni, metalmeccanico di Signa, ha trasferito il suo dolore in un libro. A 14 anni veniva preso a calci dai compagni di scuola: «Non l’ho mai raccontato prima»

16 agosto 2022
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Un ragazzino di 14 anni a terra, raggomitolato in un angolo. I suoi compagni di classe lo prendono a pugni e calci, lo deridono. Lui vorrebbe gridare perché scappare non può, ma resta in silenzio, quasi impassibile, di fronte al branco. Aspetta che quella tempesta di violenza passi. Passa sempre, ma non passa mai davvero. Come quel dolore che, ancora oggi, non lo abbandona. Mai.

A distanza di anni lo attanaglia ancora ed è per questo che ha preso la decisione di parlare e raccontare la sofferenza di chi è vittima di bullismo. Lo ha fatto attraverso le pagine di un libro, trasformando quel dolore in qualcosa di bello che possa aiutare non solo se stesso ma anche gli altri: è questo quel che ha fatto Jacopo Becagli, metalmeccanico di Signa, con il suo "50 grammi di autostima", scritto a quattro mani con la scrittrice bolognese Isotta Pilati.

Un libro nato un po’ per caso, ma che passo dopo passo è cresciuto, intrecciandosi sempre più con la storia di Jacopo. «La storia del libro è in parte autobiografica - racconta il 27enne signese - . Ci sono cose che mi sono successe veramente e altre riadattate. È la storia di un ragazzo di 27 anni che frequenta la facoltà di chimica all’università, conosce una ragazza e se ne innamora. Lui però ha pochissima autostima e viene costantemente bullizzato. Così crea un filtro magico che trasformi il suo aspetto per fare in modo che lei si innamori di lui. Questa cosa però gli cambia la vita, il modo in cui si percepisce, non solo l’aspetto, diventa anche arrogante e interessato ai soldi».

Al di là della storia su carta, però, c’è tanto del vissuto di Jacopo in questo libro. «Sono stato vittima di bullismo a 14 anni, quando frequentavo le medie, sempre qui a Signa - spiega lo scrittore - e fino ad ora non ero mai riuscito a raccontarlo. Il ragazzo di 27 anni del libro, l’età che ho adesso, sono io a 14 anni, ci ho messo dentro tutto quello che ho affrontato. Anche il nome del protagonista, Lorenzo, non è casuale, è il nome che mi piacerebbe dargli se avessi un figlio».

La spinta per mettere nero su bianco la sua storia però è nata dall’amore, anzi dalla decisione di porre fina a una storia che lo aveva fatto soffrire. «Sono stato innamorato a lungo di una ragazza - dice Jacopo - un amore non ricambiato, anche se in certi momenti mi aveva fatto pensare che lo fosse. A un certo punto, però, ho capito che dovevo chiudere con questa storia. In quel momento mi sono detto: "Con tutto quello che mi è successo potrei scrivere un libro". E così è stato, l’ho fatto davvero. L’anno scorso, ad agosto, ho iniziato a scrivere la prima bozza».

Una scelta non facile, perché dare voce a quel dolore ha voluto dire affrontarlo di nuovo, fare i conti con una parte del proprio passato tenuta a lungo nascosta. «È stato difficile trasferire nel libro quello che mi era successo - prosegue l’autore -. Faccio sempre molta fatica a raccontare le mie cose personali, ma questa esperienza mi ha insegnato che bisogna raccontare di più, che non si deve aver paura del giudizio degli altri. Quando ero alle medie ho dovuto affrontare prese in giro, calci e pugni, sono cose che ti segnano e che ti restano dentro. Non ero riuscito a dirlo neanche ai miei genitori, quando mia madre ha letto la bozza le sono venute le lacrime agli occhi, mi ha chiesto perché non lo avessi mai raccontato, perché non avessi mai chiesto aiuto».

Il libro ha aiutato il ragazzo a ritrovare la sua voce, un libro nato grazie a una bella collaborazione con un’altra autrice. «Ho conosciuto Isotta prima di avere l’idea di scrivere il libro - ricorda -. Lei scrive fiabe su misura per le persone in occasioni particolari, l’avevo contattata la prima volta per fare un regalo alla mia ex, ma quando ci siamo conosciuti sono rimasto molto colpito da quello che riusciva a creare. Così quando ho iniziato a scrivere il libro l’ho ricercata e abbiamo iniziato questa collaborazione a distanza molto bella».

Attualmente il libro di Jacopo Becagli è in vendita sia in versione cartacea sia in ebook su Amazon, ma da settembre sono previste anche delle presentazioni. Intanto però il metalmeccanico signese non sta certo con le mani in mano, nella sua nuova vita ha saputo far spazio anche alla passione per la recitazione. «Ho iniziato a recitare - racconta ancora Becagli - per adesso ho lavorato in teatro ma ho recitato anche una parte nella nuova stagione de "I delitti del Bar Lume", tratta dalle opere dello scrittore pisano Marco Malvaldi: abbiamo girato a Follonica ed è stata un’esperienza molto divertente. A fine giugno, invece, ho debuttato al Teatro delle Arti con uno spettacolo dedicato alle Operette morali di Giacomo Leopardi. Mi avevano consigliato da tempo di fare teatro ma non avevo mai voluto provarci». È stato un buon consiglio visti i risultati.

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