Empoli, la storia è tua! Battuta la Juve, azzurri in semifinale di Coppa Italia
Grande impresa degli azzurri a Torino che vincono ai rigori
EMPOLI. Altro che reazione: l’Empoli passa dall’incubo di domenica al sogno della prima semifinale di Coppa Italia nella sua storia. Juve battuta, ai rigori ma con pieno merito. E, soprattutto, squadra che sembra ritrovata. Al pronti via la sfida sembra improponibile. Perché la Juve avrà pure le sue assenze ma Motta sgancia un 4-2-3-1 con qualità offensive eccelse disseminate tra centrocampo e attacco. D’Aversa, invece, ritrova Ismajli e Marianucci, mica piazza e fichi, ma attorno a lui c’è un 3-5-2 zeppo di seconde linee e ragazzini. Che, però, dopo un avvio complicato e un pericolo corso al 1’ (Gonzalez alto a tu per tu col rientrante Vasquez) trova misure e sicurezza. A tratti difende basso, ma lo fa bene, a tratti alza la linea del pressing.
Come al 24’, quando il baby Bacci ruba palla alto allo sciagurato Gonzalez e serve Maleh che controlla e infila Perin con un terrificante destro dal limite. Il vantaggio accende definitivamente gli azzurri, che non concedono più niente e allo scadere dl recupero vanno a millimetri dal raddoppio con Konaté che, lanciato addirittura da Vasquez, guarda Perin negli occhi ma poi scarica sul palo interno. Un peccato. Perché i fischi dello Stadium fotografano bene un sorprendente primo tempo.
La ripresa inizia con Goglichidze per Ismajli (cambio programmato in ottica Genoa) e Maleh che cerca il bis col sinistro e impegna Perin dal limite. Motta aumenta ancora il pezo offensivo dei suoi ma al 13’ sono ancora Perin (che para) e Sambia (che tira invece di servire Konatée) a tenere in piedi i bianconeri. All’ora di gioco tocca anche a Kouamé, Esposito e Pezzella (per Konaté, Colombo e Tosto), altri cambi in ottica campionato. Ma con tanti assi in campo e chi non ti aspetti, Thuram, a inventarsi il pari, al 21’, sfruttando la prima sbavatura della retroguardia e saltando netto Henderson prima di “bucare” Vasquez sul primo palo.
L’Empoli ora fatica di più, anche a ritrovare le misure che aveva prima dei cambi, e l’ingresso di Gyasi per Bacci (ottimo) è la mossa di D’Aversa. Che funziona, perchè gli azzurri tornano a difendersi con ordine e pungono anche cb Kouamè e Sambia (come al solito egoista). Verdetto, dunque, affidato ai calci di rigore. Sbagli Vlahovic e Vasquez mura Yldiz. Gli azzurri sono perfetti (Henderson, Kouamé, Cacace Marianucci) e si regalano un sogno: per la prima volta nella storia è semifinale. Se la giocherà contro il Bologna. Incredibile. Ora, però, testa al campionato, quello che conta davvero. A Genova mancheranno ancora Anjorin, Fazzini e Viti. Ma con Marianucci (mostruosa la sua prova), Ismajli e con l’attenzione e lo spirito dello Stadium è già un altro Empoli. E la sua può dirla.