Empoli-Juventus, gli azzurri fermano la regina del calciomercato con una difesa d’acciaio
Pareggio senza reti al Castellani. E la squadra di D’Aversa si ritrova a 6 punti in classifica dopo aver affrontato tre big del campionato
EMPOLI. La matematica certe volte nel calcio è un’opinione. Duecento milioni contro zero certe volte fa 0-0, com’è successo stasera, 14 settembre, al Castellani di Empoli dove si affrontavano la Juventus, regina del calciomercato con oltre 200 milioni spesi in estate, contro la Cenerentola di quello stesso mercato, l’Empoli che ha fatto tutto coi prestiti mettendo in cassa una decina di milioni. E però poi c’è il campo, e sul campo è finita a reti bianche, certificando la solidità di una squadra, quella di casa, che si ritrova a 6 punti in classifica dopo aver già affrontato almeno tre big come Roma, Bologna e Juve.
Non ha rubato niente l’Empoli, anzi ha rischiato di vincerla all’ultimo respiro quando un fulminante contropiede condotto da Ekong e Pellegri ha messo sul destro di Gyasi la palla che Gatti ha sventato in angolo. Forse sarebbe stato troppo per quanto visto in campo. Pareggio giusto al termine di un incontro che ha certificato la qualità migliore degli azzurri in questo inizio di campionato: la difesa. Una difesa non solo di reparto ma di squadra, capace di soffrire e ribattere colpo su colpo anche nelle situazioni più complicate.
Sul taccuino rimangono anche due interventi notevoli di Vasquez, soprattutto il secondo nella ripresa su una conclusione velenosa di Koopmeiners. Un altro intervento decisivo l’ha fatto all’inizio della ripresa su Vlahovic: prima si è fatto trovare nella terra di nessuno su un contropiede ma poi ha ribattuto la conclusione a colpo sicuro del serbo. L’altra sorpresa positiva per Sasà Sullo, all’ultima panchina in sostituzione dello squalificato D’Aversa, è il giovane georgiano Saba Goglichidze, alla seconda da titolare e per niente intimorito dalla forza dell’avversario. Forse, in attesa di De Sciglio, l’Empoli ha trovato un terzino destro.
Sulla partita c’è poco altro da dire. Supremazia territoriale dei bianconeri nel primo tempo, ma una sola occasione arrivata su calcio d’angolo: incornata di Gatti che trova un reattivo Vasquez, poi premiato come migliore in campo. Nella ripresa la Juve scende in campo con un altro spirito e confeziona le due occasioni citate di Vlahovic e Koopmeiners, ma poi finisce per andare a sbattere contro il muro difensivo dell’Empoli. Al 66’ Thiago Motta fa una cosa che non si vede tanto spesso sui campi di gioco: ne mette dentro quattro tutti insieme (Thuram, Mbangoula, Fagioli e Weah). Cambiano gli interpreti ma la musica non cambia e si arriva al 95’ col triplice fischio di Di Bello che viene salutato dai quasi 16.000 del Castellani come una vittoria. La vittoria dello zero contro 200.