Empoli, il doppio azzurro di Vicario è la conferma della scuola Friuli
Il portiere dell’Empoli ha ritrovato in Nazionale Meret e Provedel
EMPOLI. La prima volta non si scorda mai. La prima chiamata in Nazionale per Guglielmo Vicario, arrivata non per caso ma per quanto dimostrato dal portiere dell’Empoli da quando è ormai di casa al Castellani, è sicuramente un momento che l’estremo difensore friulano non scorderà mai. Dopo aver raccolto i primi tre punti in stagione con l’Empoli superando il Bologna per 0-1, Vicario è partito verso Coverciano, dove da qualche giorno si sta allenando insieme agli altri convocati dal ct Roberto Mancini. «Quando ho saputo della chiamata – ha raccontato ieri Vicario a “Vivo Azzurro” sui canali social della Figc – ero in ritiro con l’Empoli. Era sabato sera, eravamo tutti a cena, è arrivato Pietro Accardi e mi ha detto della convocazione davanti a tutta la squadra. È stato molto emozionante, inizialmente non ci credevo. Ho riletto la lista più volte prima di capire che era vero. In camera mi sono anche andato qualche piccolo schiaffo per capire se ero sveglio o se era tutto un sogno». Nella scorsa stagione Vicario è stato assoluto protagonista, non solo a Empoli, ma in tutta Europa. Con le sue 146 parate, infatti, ha guidato la classifica dei portieri del migliori 5 campionati del Vecchio Continente in questa speciale statistica, mettendosi alle spalle giocatori del calibro di Schmeichel e De Gea, solo per fare un paio di nomi. Arrivato da Cagliari a Empoli poco più di un anno fa, nel giro di dodici mesi secondo Transfermarkt il valore del suo cartellino è passato da 1 a 10 milioni di euro. Il presidente Corsi quest’estate ha deciso di investire su di lui riscattandolo dai sardi e trattenendolo nonostante il suo nome fosse sui taccuini di diverse squadre. Al Castellani Vicario ha trovato il posto giusto per fare il salto di qualità che tutti si aspettavano e che lo ha portato prima a vincere il premio come miglior portiere per la Serie A 2021/2022 e poi a vestire l’azzurro della Nazionale. «La prima impressione appena arrivato – ha dichiarato il numero 13 dell’Empoli – è stata super positiva. I compagni mi hanno accolto nel migliore dei modi. Ho trovato un gruppo di ragazzi con tanta voglia di lavorare e di far bene». A Coverciano Vicario ha ritrovato Provedel e Meret, non solo due compagni di reparto ma due amici che condividono con lui il Friuli come terra d’origine e un passato comune nelle giovanili dell’Udinese. «Ho avuto la fortuna di giocare con Meret in Primavera – ha raccontato Vicario – Non so se si può parlare di una vera e propria scuola di portieri che si è formata a Udine, ma sicuramente abbiamo un modo di lavorare che segue dei concetti base che sono gli stessi per tutti e tre. Condividere la stessa terra e ritrovarsi insieme in Nazionale è molto gratificante. Possiamo andare orgogliosi uno dell’altro». L’Italia sarà chiamata a scendere in campo per le ultime due partite di Nations League venerdì sera a Milano alle 20.45 contro l’Inghilterra e lunedì sera in trasferta contro l’Ungheria. La sfida con gli inglesi rimanda ovviamente a dolci ricordi che ancora oggi sono ben impressi nella mente di chi vive entro lo spogliatoio azzurro. «Sicuramente Italia-Inghilterra – ha confermato Vicario – sarà una grande emozione, un revival di quanto avvenuto qualche mese fa. La vittoria agli Europei è qualcosa che i ragazzi si portano dietro tutti i giorni e che serve ad alimentare l’entusiasmo in gruppo». La convocazione in Nazionale non è l’unico riconoscimento ricevuto da Vicario in questi giorni. Per aver accolto una famiglia fuggita dalla guerra in Ucraina, a Vicario è stato assegnato il premio “Costruiamo gentilezza nello sport”, nato dalla collaborazione tra l’Ussi Toscana e l’Associazione Cor et Amor. «Il bambino – ha commentato il portiere azzurro – ha iniziato la prima media. La sua felicità è la mia felicità».