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L'Empoli e il progetto-stadio: ecco cosa c'è e cosa manca

L'Empoli e il progetto-stadio: ecco cosa c'è e cosa manca

Il 2017 si chiuderà senza il project financing ma il lavoro va avanti. In arrivo i primi incarichi alle aziende che dovranno costruire il Castellani 2.0. Il costo totale dell'opera, compreso il nuovo impianto di atletica, si aggira sui 23 milioni

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EMPOLI. Doveva essere il regalo di Natale, ma non arriverà neanche con i Re Magi che, in effetti, portavano altri doni. Il progetto del nuovo stadio, del Castellani 2.0, però, arriverà. Perché sta andando avanti e perché l’ultimo consiglio comunale del 2017 a Empoli, consumato ieri, non era un termine perentorio ma solo indicativo.

QUELLO CHE C’E’. A fine 2016, comunque, l’Empoli ci arriva con il progetto pronto. Che non basta, però, per presentare il project financing. Quello che c’è, ad oggi, comunque non è poco. Intanto la società è riuscita finalmente a stringere sulle opere da realizzare. Come previsto sarà demolita e ricostruita la vecchia tribuna (quindi l’unico reparto che non sarà toccato è la Maratona), mentre è sparita anche la “vela” che era presente nelle prime slide presentate (nell’agosto 2015) e che doveva coprire anche la strada dietro alla struttura. In totale l’opera dovrebbe costare sui 20 milioni circa. Sulla carta, ovviamente. Fra i progetti terminati c’è anche quello del nuovo impianto dell’atletica, che dovrebbe nascere nella zona di Santa Maria, vicino al centro commerciale. Progetto, questo, che oltre alla pista e alla tribuna prevede una costruzione separata per gli spogliatoi (con la possibilità di utilizzare il sotto tribuna per altre destinazione) e i relativi parcheggi. In questo caso il costo complessivo dell’opera dovrebbe aggirarsi sui 2,7 milioni. Già ratificato, invece, l’accordo con Larry Smith che si occuperà della commercializzazione degli spazi retail.

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COSA MANCA. Ma l’Empoli, come detto, ora è al lavoro per trasformare il progetto in un project financing da presentare, il prima possibile, al Comune. E per compiere questo passo è necessario scegliere le imprese che dovranno materialmente realizzare i lavori. Incontri sono in corso proprio in questi giorni. Quasi definiti gli accordi con l’impresa edile e con quella che si occuperà delle carpenteria. Ma servono i contratti firmati perché i nomi delle ditte andranno a compare l’Associazione temporanea d’impresa (Ati) che deve essere indicata per obbligo di legge. Possono restarne fuori solo il 30% dei lavori strutturali, quindi 6 o 7 milioni, e in totale. Da sistemare, poi, altri aspetti burocratici ma fondamentali. Il primo è il Pef, il piano economico finanziario, che sarà pronto dopo l’ultimo appuntamento con il credito sportivo previsto per la metà della prossima settimana (le coperture finanziarie, comunque, ci sono). Gli avvocati di fiducia della società, inoltre, sono già al lavoro per preparare la convenzione da presentare insieme al progetto. Per l’impianto di atletica, invece, a mancare è la disponibilità dei terreni. L’Empoli ha già presentato delle offerte per acquistarli ma senza ricevere risposte. Una volta che il progetto dovesse avere il via libera del Comune, comunque, si potrebbe procedere anche con l’esproprio.

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I TEMPI. Dietro i ritardi, dunque, si procede velocemente per arrivare alla presentazione del project financing completo. Al momento, visti anche i continui slittamenti, l’Empoli non più intenzione di dare un termine. Se non ci saranno ulteriori intoppi, comunque, la quadratura del cerchio dovrebbe arrivare a metà del mese di gennaio. Nel frattempo, ovviamente, il Comune andrà avanti con quello che c’è. E, nello specifico, con il progetto per la ristrutturazione della pista di atletica all’interno del Carlo Castellani che sarà riproposto anche fra le opere del 2017. Non è, però, una chiusura nei confronti dell’Empoli che avrà tempo e modo di presentare il progetto non appena tutti i tasselli saranno andati a posto. Poi partirà l’iter burocratico, che certo non sarà breve. Le previsioni più ottimistiche, infatti, ora parlano di iniziare i lavori (con lo smantellamento della Curva Sud) a luglio 2017, mentre l’anno del signore 2020 resta il termine ultimo per la fine dell’opera.
 

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