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Stadio Castellani, centinaia di firme per sostenere la riqualificazione


	Il rendering dello stadio Castellani
Il rendering dello stadio Castellani

Empoli, petizione avviata dal comitato nato per favorire il restyling dell’impianto: «Occasione unica per la città dopo anni di attesa, ora accelerare l’iter»

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EMPOLI. L’obiettivo è almeno cinquecento firme. In pochi giorni, la petizione promossa dal neonato comitato “Stadio sì” ha raccolto già quasi trecento sottoscrizioni per sostenere e, se possibile, anche accelerare l’iter di rifacimento dello stadio Castellani secondo il progetto presentato dall’Empoli Fc. «In attesa della conferenza dei servizi che esprimerà un parere tecnico sulla fattibilità, come cittadini chiediamo che venga colta questa occasione e che il Comune e l’Empoli Fc proseguano questo percorso», sottolinea il comitato cercando di fermare le polemiche e i dubbi sollevati negli ultimi mesi attorno al piano di restyling dell’impianto sportivo. «È il momento di andare avanti – aggiunge il gruppo di cittadini –: Empoli merita uno stadio di cui poter andare orgogliosi, lo aspettiamo da troppi anni».

Una «grande occasione», quella presentata dal piano di riqualificazione della società sportiva, che secondo il comitato non risponde solo alle «necessità» di adeguare la struttura ai moderni standard e alle esigenze di squadra e tifosi, ma che può rappresentare anche un «significativo beneficio per la città», con un impatto positivo sull’economia del territorio e sulla vivibilità del quartiere di Serravalle, grazie soprattutto alle opere connesse al piano di restyling e alle richieste presentate dal Comune, elaborate soprattutto sulla base delle «necessità» e delle proposte emerse durante il percorso partecipativo degli scorsi mesi.

Se da una parte un comitato tenta di sostenere il progetto di riqualificazione del Castellani, dall’altra un secondo comitato – il comitato “Stadio sì ma non così” – continua invece a rivendicare maggiore «trasparenza» nell’iter e un adeguamento del progetto alle «vere esigenze» del quartiere che ospita l’impianto sportivo. «Tutto pare ridotto a pratiche burocratiche, leggi da rispettare, iter da seguire, delibere da assumere – sottolinea il comitato –. Tutti aspetti giusti e doverosi, ma alle quali a nostro avviso manca un “prima” e un “durante”». Il «prima», secondo il comitato, «è una visione della città dalla quale emerga che, proprio in quel quartiere, si ritiene strategico realizzare uno stadio modernissimo con annesso centro commerciale, altri servizi e una modifica sostanziale della viabilità». Il «durante» è invece «il dibattito in consiglio comunale, oltre che in un necessariamente parziale, ancorché meritorio, percorso partecipativo, nel quale si discuta della visione della città e della proposta dell’Empoli calcio, che la dovrebbe incontrare e su di essa convergere». «Da quanto emerge dai documenti pubblici è invece il Comune di Empoli a convergere su una proposta dell’Empoli Fc – critica il comitato –, che il sindaco ha manifestato la propria disponibilità a valutare favorevolmente e che la giunta comunale ha deliberato di valutare positivamente».

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