Navico, uno schiaffo agli operai: «Ora lotta contro i licenziamenti»
Indignazione generale dopo la conferma della chiusura dello stabilimento
MONTESPERTOLI. Nessuna proposta e nessun progetto per cercare di salvare una produzione che rappresenta un’eccellenza da quattro decenni e una forza lavoro altamente specializzata. È «uno schiaffo ai lavoratori e al territorio» quello dato da Navico, azienda controllata dal colosso americano Brunswick Corporation, che durante l’unità di crisi convocata dalla Regione per cercare di trovare un’alternativa alla chiusura del sito di Montespertoli e al licenziamento dei 27 operai prospettati dalla società, ha chiuso le porte in faccia ad ogni possibile soluzione. A partire dalla richiesta, avanzata dalle istituzioni e dalla Fiom-Cgil, di ritirare la procedura di licenziamento collettivo. «Di fronte a tale arroganza e mancanza di rispetto, ci organizzeremo con tutti gli strumenti possibili per impedire lo smantellamento del sito produttivo. Chiediamo a tutti i cittadini di alzare la voce contro questa inaccettabile decisione. Non ci arrenderemo», sottolinea il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini. «Sappia, il management del fondo di investimento Brunswick che non saranno mai considerati normali o ammissibili i comportamenti predatori, a maggior ragione in un’area con una tradizione di coesistenza tra sviluppo e coesione civile come quella dell’Empolese-Valdelsa – aggiunge il senatore del Pd Dario Parrini –. Le relazioni industriali sono una cosa seria e anche nelle situazioni più difficili devono rimanere su un piano di rispetto reciproco e di sforzo per esplorare costruttivamente ogni via alternativa al dramma dei licenziamenti. Preoccuparsi solo di aumentare i profitti, spostando l’attività in un altro continente senza curarsi delle macerie sociali che si lasciano, è una forma di bullismo, da condannare con forza. La politica del fatto compiuto e delle esibizioni muscolari, messa in atto durante l’incontro in Regione, è inaccettabile. Per questo sarò vicino fino in fondo alla lotta dei lavoratori. Nel frattempo, continuerò a battermi per una risposta celere del governo alla mia interrogazione parlamentare. Il fatto che non ci sia ancora stata non è confortante. Insisteremo».
«L’atteggiamento dell’azienda al tavolo regionale è stato intollerabile perché ha mortificato istituzioni e territorio – conclude Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd –. Continueremo a sostenere i lavoratori e a portare avanti ogni azione possibile. Questa vicenda richiama ancora una volta la necessità di strumenti più incisivi contro le delocalizzazioni selvagge, che penalizzano le nostre comunità a vantaggio di logiche esclusivamente speculative». l