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Empoli, parte l’abbattimento dei pini di viale IV Novembre: ignorate soluzioni alternative

di Danilo Renzullo
Empoli, parte l’abbattimento dei pini di viale IV Novembre: ignorate soluzioni alternative

I residenti lamentano danni alle abitazioni provocati dalle radici

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EMPOLI. La pioggia dei giorni scorsi ha rallentato, ma non fermato – nonostante le richieste di sospensione delle opposizioni e del comitato Alberi viale IV Novembre Empoli per valutare eventuali soluzioni alternative – il taglio dei sei pini di via Redi. Mezzi e operai hanno avviato il piano di abbattimento degli alberi presenti nell’aiuola centrale: un intervento drastico a più riprese chiesto negli anni anche dai residenti.

Le radici dei pini, alti tra i 10 e 15 metri, hanno infatti sollevato e spaccato nel tempo il manto stradale e i marciapiedi, oltre a creare – con le folte chiome – danni e pericoli alle abitazioni, ai veicoli e ai pedoni di passaggio. «Le nostre proprietà – sottolineano alcuni residenti – hanno subito diversi danni a causa delle radici che hanno raggiunto le recinzioni, mentre i rami provocano costantemente l’occlusione dei canali di gronda, facendo scorrere l’acqua lungo la facciata: sono anni che dobbiamo affrontare continue spese». Al loro posto saranno piantate nei prossimi giorni 16 specie arboree adatte ai contesti urbani.

Le operazioni di taglio e la richiesta di alternative

Le operazioni di taglio sono state avviate nonostante la richiesta di valutazione di possibili alternative avanzata dal comitato Alberi viale IV Novembre e la sospensione chiesta dalle forze di opposizioni in consiglio comunale in vista di una commissione apposita convocata per lunedì prossimo per discutere del piano disposto dal Comune ed eventuali soluzioni per “salvare” i pini. «Dare il via all’abbattimento dei sei maestosi pini sani di via Redi, a pochi giorni da una commissione apposita per approfondire la questione, è un vero e proprio oltraggio alla cittadinanza – accusa il Comitato –. Tutte le opposizioni, unite, avevano chiesto di sospendere l’abbattimento degli alberi almeno fino alla commissione (prevista per lunedì prossimo), perché c’erano soluzioni alternative, illustrate al Comune in ben tre incontri: soluzioni moderne, garantite e molto efficaci che sarebbero costate un terzo dell'abbattimento, permettendo di salvare gli alberi, l’asfalto e la salute dei cittadini».

Il progetto

Oltre all’abbattimento dei sei pini e alla piantumazione di 16 nuovi alberi – tra questi lecci, frassini, noccioli, aceri, ornielli, ginko e farnia che saranno piantati anche nella vicina via Cavallotti –, il progetto da 35mila euro dell’amministrazione comunale prevede anche la sistemazione dell’area con la rimozione della pavimentazione e dei cordoli del marciapiede.

Le critiche delle opposizioni

Una “rigenerazione” dell’area che secondo le opposizioni in consiglio comunale «rappresenta un’opportunità preziosa per migliorare la città», ma che doveva «essere valutata con estrema cautela» e l’abbattimento degli alberi, «considerato come ultima soluzione», preceduto da «un’analisi seria di tutte le alternative possibili». Tra queste, le opposizioni avevano proposto «il consolidamento degli apparati radicali attraverso tecnologie avanzate o, dove praticabile, l’espianto e il reimpianto delle piante in altre aree verdi della città». Soluzioni che «consentirebbero un approccio sostenibile e innovativo, conciliando le esigenze urbanistiche con la tutela dell’ambiente».
 

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