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Autocisterna si ribalta sulla variante 429, traffico in tilt e strada chiusa fino al 6 gennaio

di Giacomo Bertelli

	L'autocisterna ribaltata il 30 dicembre sulla variante 429
L'autocisterna ribaltata il 30 dicembre sulla variante 429

Certaldo, a causa dello sversamento di olio, la Città Metropolitana ha disposto la chiusura completa fino al 6 gennaio 2025

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CERTALDO. L’assenza di una viabilità alternativa che tormenta il Comitato Ponte Boccaccio e tutte le aziende che si trovano fra Certaldo, Gambassi Terme e San Gimignano si ripropone con forza. Ieri un camion si è ribaltato tra la rotatoria di Badia a Elmi e l’ingresso delle gallerie della Sr429. Il bilancio è di un ferito e traffico bloccato per rimuovere il mezzo e ripulire l’asfalto dallo sversamento di olio. Proprio a causa dello sversamento, la Città Metropolitana ha disposto la chiusura completa fino al 6 gennaio 2025 per «ripristinare le condizioni di sicurezza della strada», in entrambi i sensi di marcia, dal chilometro 12 al chilometro 17,6 .

Uno stop che mette ancora più in evidenza il ruolo fondamentale del ponte dell’Elsa, oggetto a partire dal 2025 di un intervento da 3 milioni di euro per il suo ammodernamento e messa in sicurezza. Il ponte permette ai mezzi pesanti di dirigersi in direzione Empoli o Siena e di sopperire alla mancanza di una viabilità alternativa sicura e percorribile. Anche ieri la viabilità ha visto forti rallentamenti e disagi con lunghe code che hanno visto i mezzi pesanti, occupare l’intera rotatoria per fare manovra.

Dalla sua inaugurazione, nel 2012, questa è l’ottava chiusura della variante 429. Lo scenario che si potrebbe prefigurare nel 2026, quando il ponte sarà chiuso dal 1° marzo al 30 settembre, è che nuove chiusure delle gallerie mplicherebbero l’attraversamento dei mezzi pesanti all’interno dell’abitato di Certaldo. Le opzioni sarebbero due. Una il transito nel viale Matteotti di Certaldo, ovviamente vietato, fino all’arrivo al viadotto del Bassetto, dove invece è consentito l’attraversamento dei mezzi pesanti. L’altra, per chi proviene da Castelfiorentino, sarebbe la circonvallazione di via Falcone-Borsellino, anch’essa vietata, seguire la strada di via del Molino ed imboccare poi il sottopasso di via Caduti sul Lavoro (anch’esso vietato), fino al viadotto del Bassetto. Questo scenario è stato sottolineato nell’incontro con la Città Metropolitana di Firenze a inizio dicembre, di fronte agli ingegneri responsabili del procedimento e ai sindaci coinvolti. E adesso con una lettera indirizzata a tutti gli enti.

Ieri la chiusura della variante 429 ha causato disagi all’interno delle gallerie per i mezzi che ostruivano il regolare transito a seguito dell’incidente, con centinaia di mezzi fare inversione. Una vera e propria giornata di passione che, qualora avesse visto consumarsi in occasione dei lavori al ponte dell’Elsa, avrebbe letteralmente paralizzato il traffico in Valdelsa. Lo stesso sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, ha chiesto a gran voce un maggiore coordinamento fra le polizie municipali del territorio, non solo per quanto riguarderà il cantiere, ma anche in previsione di difficoltà come gli incidenti avvenuti in questi giorni.

Un quadro piuttosto complesso, fra confini e competenze, che già in passato ha generato più di una incomprensione fra gli enti, come accaduto lo scorso ottobre quando i sindaci di Certaldo e Castelfiorentino chiesero al Prefetto di Siena di chiudere la variante 429 per impedire l’arrivo dei mezzi pesanti nella zona della Pesciola, finita sott’acqua per le forti precipitazioni. Chiusura che arrivò 24 ore dopo rispetto alla richiesta iniziale, generando ulteriori difficoltà a una situazione già critica.

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