Empoli, nell’ex scuola di Martignana appartamenti per persone in povertà estrema: il progetto e i tempi
Via libera al piano di riqualificazione del vecchio edificio di Martignana. I lavori inizieranno in primavera, nel 2026 l’inaugurazione degli alloggi
EMPOLI. Una casa contro la marginalità sociale, un tetto per assicurare dignità e per avviare un percorso di reintegrazione sociale per combattere la povertà estrema e favorire la “rinascita” e l’indipendenza economica. A partire dalla messa a disposizione di un alloggio.
Il Comune di Empoli ha approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’ex scuola di Martignana dove dalla primavera del 2026 inizierà a concretizzarsi il progetto “Housing first”, il programma di innovazione sociale della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa portato avanti con il Comune di Empoli che prevede la messa a disposizione di un alloggio a singoli o a piccoli nuclei familiari che si trovano in una condizione di povertà estrema, ma che non hanno accesso alle case di edilizia pubblica residenziale. Entro qualche settimana sarà bandita la gara per assegnare, entro la prossima primavera, i lavori da quasi 500mila euro. L’apertura del cantiere, per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’ex edificio scolastico, è previsto prima della prossima estate. La consegna della struttura e, conseguentemente, l’inaugurazione e la messa a disposizione degli alloggi nella primavera 2026. Il progetto sarà concretizzato grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr (quasi mezzo milione di euro per il rifacimento della struttura e oltre 250mila euro per la futura gestione da parte della Società della salute) intercettati dalla Società della salute e dal Comune di Empoli per realizzare un intervento «in favore di persone in condizione di povertà estrema o senza dimora, promuovendo la loro autonomia di vita».
Il progetto prevede la realizzazione nell’immobile che sorge in via Val d’Orme Nuova, tra via delle Coltelline e via della Chiesa di Martignana, di quattro appartamenti, oltre ad un ufficio necessario per la gestione della struttura. L’obiettivo del progetto è quello di «aiutare le persone senza dimora ad accedere ad una sistemazione temporanea», in appartamenti pensati per ospitare persone singole, piccoli gruppi o famiglie, «offrendo servizi integrati volti a promuovere l’autonomia e l’integrazione sociale». Ogni alloggio sarà assegnato per un tempo massimo di 24 mesi e parallelamente saranno attivati «progetti personalizzati per singola persona o famiglia al fine di attuare programmi di sviluppo della crescita personale e aiutarli a raggiungere un maggiore grado di autonomia». Il progetto, che ha ottenuto il via libera del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e l’accesso ai fondi messi a disposizione dal Pnrr, inizierà a concretizzarsi nei prossimi mesi con l’apertura del cantiere, per iniziare ad ospitare le prime persone entro l’estate del 2026.
© RIPRODUZIONE RISERVATA