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Empoli, oltre 100mila euro per liberare dai “giganti” inutili due frazioni

La torre in calcestruzzo armato  di Avane (foto in alto a sinistra), è alta 19 metri, quella di Marcignana 25 (foto a destra)
La torre in calcestruzzo armato di Avane (foto in alto a sinistra), è alta 19 metri, quella di Marcignana 25 (foto a destra)

Demolizione dei vecchi serbatoi a Marcignana e Avane

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EMPOLI. Due comunità si  “liberano” di altrettanti giganti di calcestruzzo diventati ormai inutili. Sta per partire la demolizione della torre piezometrica che svetta in via Negro a Marcignana, dopo che la stessa sorte era già toccata a quella di via Avane. Un intervento da oltre 100mila che, come aveva spiegato l’ex sindaca Brenda Barnini nel settembre scorso in occasione del via libera del consiglio comunale allo stanziamento, «si inserisce in un’ottica di contrasto del degrado e che dà una risposta alle sollecitazioni arrivate dagli stessi cittadini a più riprese».

La storia

I due giganti erano stati realizzati nell’ambito della costruzione dell’acquedotto per le due frazioni. Il progetto risale al 1955 e l’obiettivo delle torri era quello di «garantire il corretto funzionamento dell’infrastruttura e la tenuta in pressione dell’impianto. Negli anni – si legge nella relazione tecnica firmata dall’ingegnere Sara Malatesti, allegata al progetto esecutivo – l’acquedotto è stato implementato e ammodernato con pompe e sistemi di tenuta in pressione che hanno determinato la dismissione dei due serbatoi, che non assolvono più la loro funzione originaria». Le due cisterne «ad oggi si trovano all’interno del tessuto del centro abitato delle due frazioni e, trattandosi di costruzioni in calcestruzzo armato risalenti a settant’anni fa, necessiterebbero di manutenzione ordinaria e straordinaria», che sarebbero però totalmente inutili. Per questo il Comune di Empoli ha deciso di abbatterle.

Il piano

La cisterna di Avane, demolita nelle scorse settimane, era alta 19 metri, si trovava a ridosso delle abitazioni e per la sua demolizione è stato necessario il taglio della struttura.

La seconda cisterna presente a Marcignana ha un’altezza di 25 metri e si trova lungo una strada che si immette in via della Nave: «Pertanto, sarà possibile individuare un’area da destinare a cantiere intorno al serbatoio, tale da garantire la demolizione con l’impiego di mezzi meccanici in totale sicurezza, sempre prevedendo dei sistemi di abbattimento e protezione dalla proiezione di polveri verso l’esterno. A lavori conclusi, anche in quest’area si provvederà alla sua regolarizzazione e riempita con materiale arido a terra e saranno eseguiti, laddove necessari, piccoli lavori di ripristino».

L’iter

L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Scaviter di via Limitese di via Limitese a Vinci per un importo complessivo di 113mila euro. Per la partenza dei lavori manca soltanto un ultimo passaggio: E-Distribuzione deve infatti spostare dei cavie il contatore attaccati alla struttura da abbattere a Marcignana.

L’obiettivo del Comune di Empoli è quello di iniziare gli interventi di demolizione delle torri piezometriche entro la fine del mese di ottobre.

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