Bnkr44, da Villanova al palco di Sanremo con “Governo punk”: nella canzone il piccolo paese dell’Empolese dove tutto è cominciato
Il gruppo, nato nel 2019 in un seminterrato, già protagonista di un tour nelle principali città italiane. Ora tutta la frazione fa il tifo per Fares, Erin, Caph, Jackson, Faster e Piccolo
EMPOLI. «E Firenze caricava», canticchia Piccolo, calice in mano, di fronte a Villa Nobel a Sanremo. La “c” aspirata tradisce subito la toscanità, stavolta tutta empolese. Per chi non è pratico di cori calcistici fiorentini, la canzoncina – va cantata col ritmo di “Freed from desire” – continua con “bombe nell’aria”. «È la prima cosa che ci è venuta in mente ieri sera, quando è scattato l’allarme bomba a Sanremo, e abbiamo cantato il coro della Fiorentina per sdrammatizzare», racconta Jackson (Jacopo Adamo) del collettivo empolese Bnkr44. Ma come, non il coro dell’Empoli? «No no», risponde ridendo Jackson.
Sotto c’è confusione, persone che vociano. «Tra poco abbiamo le interviste», spiega. Sì, perché il grande giorno, quello in cui si sale sul palco di Sanremo, è arrivato per la band empolese – anzi, della frazione di Villanova – classe “gen Z”.
Cena con allarme bomba
L'esperienza sanremese è iniziata però ieri sera con un possibile allarme bomba – poi rientrato – durante la cena a cui partecipavano tutti i protagonisti del Festival, tra cui i Bnkr44, che si esibiranno stasera con “Governo Punk”. Era appena arrivata la prima portata che, come appare nel video registrato dal gruppo e pubblicato su TikTok, sembrava pure buona. I Bnkr44 confermano. «Stavamo mangiando, stava andando tutto bene, il posto era bellissimo – racconta Jackson – ma a un certo punto entra la polizia e ci dice di uscire. Non hanno detto nulla sulle motivazioni per non agitarci, e siamo usciti tutti. Poi ha cominciato a girare l’dea dell’allarme bomba». Il video continua con la polizia che, per sicurezza, fa spostare i vip. «Dai, inseguiteci – dicono scherzando i Bnkr44 agli agenti -, serve per fare punti al Fantasanremo: scappare dalla polizia». «Io vi ho messo pure in squadra», risponde allo scherzo una poliziotta. E alla fine la serata di gala si è conclusa con una “pizzata” in hotel. «È andata bene così, ci ha fatto piacere stare un po’ insieme».
Prima del grande debutto
La mattina è piena di impegni: interviste, prove, trucco e così via. E, ovvio, tanta emozione. «Direi che abbiamo la carica giusta – dice Jackson mentre segue il suo gruppo – c’è anche un po’ di preoccupazione, un po’ di tensione, ma direi che siamo gasati, non vediamo l’ora di salire sul palco». Mai da Villanova, frazione di Empoli, avrebbero immaginato di finire sotto i riflettori di Sanremo.
Villanova protagonista.
Eppure tutto è nato lì, in uno scantinato di periferia, quel “bunker” a cui Fares, Erin, Caph, Jackson, Faster, Piccolo – i componenti dei Bnkr44 - devono pure il nome. Il seminterrato è del “Ghera”, Gherardo Stasi, ingaggiato come manager. Nati nel 2019, «non ci pensavamo nemmeno che saremmo arrivati qui. Poi piano piano – spiega Jackson - l’occasione è arrivata, e noi l’abbiamo colta». E con loro c’è tutta la città. Anzi, precisa Jackson, soprattutto la loro frazione. «Quando siamo partiti alla volta di Sanremo – racconta – le persone di Villanova uscivano dai balconi per salutarci, facevano i video, ci incoraggiavano». E promettono: «Dipende dal momento, non so se ci riusciremo, ma se avremo l’occasione saluteremo Empoli dal palco». Dopo l’esibizione di stasera, ci sarà la serata cover. Bnkr44 al fianco di Pino D’Angiò con “Ma quale idea”. «Abbiamo realizzato una bella interpretazione musicale della canzone», promette Jackson. Come Bnkr44 hanno dapprima fatto uscire una raccolta dei loro primi pezzi (“44 De Luxe”) sulla piattaforma Sound Cloud e poi su Spotify, e poi un vero e proprio album, nel 2021, “Farsi male a noi va bene”. Da lì altri successi, tra cui il “I love Villanova tour”, che li ha portati nelle principali città italiane, da Roma a Milano, da Torino a Bologna. E ora, eccoli, in gara al Festival di Sanremo. Con un grande in bocca al lupo.
Governo punk: il testo
Dammi una città, un governo punk
Sono un Dio che ha una regina da salvare
(Sotto il temporale)
Dammi la metà di un cachet da star
Un’identità, ma da cui possa scappare
(Fammi vergognare)
Parliamo da soli in una notte di prigione
Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone
Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare
(Fammi vergognare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
(Un, due, tre, qua-)
C’è una novità, un governo punk
L’anno che verrà me ne vado un anno al mare
(Sotto il temporale)
Stamattina io mi lavo i denti col gin
Metto i soliti jeans
Sono un nomade in un attico chic
(Ma non abitavi a Beverly Hills?)
Ti pare
Parliamo d’amore in mezzo a una rivoluzione
Ti pettini i capelli con una calibro 9
Metti un altro film, un pezzo dei Queen
Metti che finisce male?
(Ma non ci pensare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Governo punk
Questa città sembra una maledizione
Restiamo qua, fermi a guardare
Un tramonto in televisione
Governo punk
Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione
(Un, due, tre, qua-)
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi