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Morto durante la battuta di caccia: errore di un compagno o colpo di rimbalzo? Le indagini e il ritratto della vittima

di Sara Venchiarutti
Morto durante la battuta di caccia: errore di un compagno o colpo di rimbalzo? Le indagini e il ritratto della vittima

A perdere la vita Romano Filippetti, 65 anni: abitava a Empoli ed era originario della Lunigiana. Il dramma sotto gli occhi del figlio. La procura di Firenze apre un fascicolo

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GAMBASSI TERME. Sono da poco passate le due di domenica pomeriggio. A un certo punto si sente uno sparo. È normale: un gruppo di appassionati si trova nei boschi in zona della via Volterrana, località Montignoso, non lontano dal confine con Volterra, per una battuta di caccia al cinghiale.

Soltanto che a cadere, preso da un colpo della carabina da caccia, la “palla” in gergo tecnico, è il 65enne Romano Filippetti, un operaio in pensione nato in provincia di Massa, a Casola in Lunigiana, ma residente a Empoli da anni. Con lui c’era anche il figlio.

Subito sono intervenuti i soccorsi, tra cui l’elisoccorso Pegaso da Pistoia, oltre ai vigili del fuoco vista la natura impervia del luogo, ma ormai per l’uomo non c’era nulla da fare. Sul posto anche i carabinieri. La dinamica su cosa sia avvenuto esattamente è ancora da chiarire, e si farà più luce nelle prossime ore. Una cosa è certa: si è sicuramente trattato di un incidente. Ma si sta ancora cercando di capire se il colpo partito dalla carabina di un compagno cacciatore – anche lui un uomo sulla sessantina, della zona ma non dell’Empolese -, abbia colpito direttamente la vittima, o se invece si sia trattato di un colpo di rimbalzo. In pratica un colpo sparato verso il cinghiale, la cui traiettoria però è stata sviata dalla presenza di un ramo o di una pietra. Non è facile chiarirlo anche per la zona in cui l’incidente è avvenuto: la ricostruzione è ancora più complicata dal fatto che si tratta di una zona boschiva. Per questo ci vorrà un po’ di tempo, e molto probabilmente si dovrà ricorrere alla balistica.

E se i carabinieri hanno già incominciato i rilievi, interrotti con l’arrivo del buio, fondamentale sarà anche l’autopsia – non è ancora stata stabilita la data - per chiarire la traiettoria del proiettile. Intanto i carabinieri hanno sequestrato entrambe le armi, della vittima e del compagno da cui è partito il colpo. La salma della vittima è invece stata portata nel reparto di medicina legale di Careggi.

Resta il dolore per la morte di Filippetti, che lascia un figlio – con lui al momento dell’incidente -, e la moglie. L’uomo faceva parte del Gruppo di Caccia di Gambassi Montaione. E basta vedere le foto pubblicate social per vedere come la caccia fosse la sua grande passione. Ieri era in programma un intervento “in braccata” sul cinghiale, consentito in regione dal 15 di ottobre e che coinvolge un gruppo di cacciatori organizzato che può essere formato anche da 30-40 cacciatori. Finito però in tragedia. La Procura a Firenze aprirà un fascicolo. 




 

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