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Addio Adrian, l’ultimo abbraccio della “famiglia” dell’Enriques

di Valentina Tisi
Addio Adrian, l’ultimo abbraccio della “famiglia” dell’Enriques

In tanti a Castelfiorentino al funerale del 16enne deceduto a causa di un malore in classe

31 marzo 2023
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CASTELFIORENTINO.  Un dolore composto ma straziante, un dolore che unisce un’intera comunità per una giovane vita spezzata troppo presto. È il dolore che ha accompagnato l’ultimo saluto ad Adrian Herbicianu, il ragazzo di Castelfiorentino che ha perso la vita a soli 16 anni. Ad abbracciarlo un’ultima volta oltre alla famiglia c’erano i compagni di scuola, gli insegnanti, i genitori degli altri studenti, quella che è la grande comunità dell’istituto Enriques.

Ieri, per i funerali del ragazzo deceduto a seguito di un malore accusato mente si trovava in classe, un lungo corteo in auto ha accompagnato la bara dalla Pieve dei Santi Ippolito e Biagio a Castelfiorentino, per poi soffermarsi davanti alla casa del ragazzo e alla scuola dove aveva trascorso tanti momenti felici insieme ai compagni prima del tragico epilogo. Infine l’ultimo saluto nella chiesa di Santa Verdiana.

Il volto di Adrian, i suoi occhi dolci da cui traspare l’anima sensibile del ragazzo, immortalati nella foto che la madre ha stretto al petto nel giorno dell’ultimo addio. Quella madre che ha avuto la forza di acconsentire alla donazione degli organi del figlio, strappatole così presto, per fare in modo che potessero salvare la vita a tante altre persone. E poi la bara bianca e i palloncini a forma di cuore, a salutare il suo ultimo viaggio. Lui che era arrivato con la famiglia dalla Romania e che a Castelfiorentino stava iniziando la sua seconda vita.

Una vita interrotta in maniera drammatica, un martedì mattina come tanti altri, quando il ragazzo si è accasciato a terra mentre si trovava a scuola, seduto al suo solito banco, e nonostante tutti i tentativi di salvarlo, la corsa in ospedale e le 24 ore di speranza e preghiera, alla fine si è dovuto arrendere.

Scossi dal dolore i compagni di scuola, che si sono stretti per affrontare insieme la sofferenza. «C’eravamo tutti per accompagnare Adrian - dice la dirigente scolastica dell’istituto Enriques Barbara Degl’Innocenti - Ci siamo stretti tutti insieme, perché il dolore si supera solo se si fa squadra. Abbiamo cercato di far arrivare alla famiglia tutto il nostro affetto per questo colpo terribile. Il nostro pensiero non può che andare a loro e poi ai ragazzi della classe. Affrontiamo questo lutto facendo comunità. Come si fa nelle famiglie, ci si trova e si cerca di essere di supporto gli uni agli altri. Certo il dolore non scompare ma si affronta. Per questo tutti noi ci abbiamo tenuto a dare ad Adrian questo abbraccio collettivo. Adesso i ragazzi hanno bisogno di trovare il loro spazio, la loro serenità. La nostra è una comunità di 1200 persone e tutti sono stati scossi. Era doveroso esserci e in tanti hanno fatto sentire la loro presenza, non solo i ragazzi, ma anche gli insegnanti, i collaboratori e le famiglie».

Per tutta la scuola adesso sarà il momento di stare vicino ai ragazzi, di prendersene cura, per affrontare questo difficile passaggio. Dalla scuola però arriva anche un gesto di vicinanza nei confronti della famiglia di Adrian. In questi giorni è stata infatti avviata una colletta in ricordo del 16enne scomparso.

«L’idea - spiega la dirigente dell’Enriques - è partita dai ragazzi, volevano fare qualcosa per essere vicini alla famiglia di Adrian, per dare un segno, così come hanno fatto venerdì scorso, quando ci siamo ritrovati tutti nel piazzale della scuola. I ragazzi hanno fatto volare dei palloncini e si sono raccolti per un minuto di silenzio. Un momento da vivere privatamente e insieme».

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