Il Tirreno

Empoli Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a muso duro contro la sindaca Brenda Barnini, che al Tirreno ha stoppato il progetto del gassificatore con queste parole: «Noi possiamo anche fermarci qui se di fronte ad una proposta di investimento industriale c’è un rigetto da parte della comunità». E il rigetto c’è (vedi l’articolo sopra).

Ieri, a margine di un’ iniziativa a Firenze, Giani ha commentato: «Quello che a me interessa come presidente della Regione, che fa gli interessi dei cittadini toscani, è che si arrivi a scegliere quei 3-4 impianti che possono andar bene o quei 2-3 impianti di una certa dimensione e una serie di altri. La tappa di Empoli la vedo limitata a quello che abbiamo visto: un sindaco che prima ha proposto e poi, di fronte alla resistenza sociale che si è creata, ha sospeso l'iniziativa. Sulle altre ipotesi noi andiamo avanti e vediamo un po' cosa viene fuori», ha sottolineato.

Insomma, per il presidente toscano Barnini ha lanciato il sasso e ritirato la mano. Ha prima proposto e poi revocato l’ipotesi di piazzare un impianto di trattamento di 250mila tonnellate l’anno di plastiche e scarti indifferenziati al Terrafino. Come dire che la responsabilità per quanto avvenuto in città sta tutta sulle spalle della sindaca. È un bel l’attacco frontale, è scontro aperto, ormai pubblico.

Giani ieri ha poi aggiunto che l'impianto, con Empoli scartata, da qualche parte andrà fatto, e che «sicuramente ci sarà il momento in cui, guardando un po' tutte le proposte che sono state fatte e come queste si rapportano con i cittadini, noi andremo a realizzarlo. Io dialogo, non mi spaventa incontrare duemila persone in piazza come è avvenuto a Piombino, poi quando decido vado avanti come è stato fatto per Piombino». l

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