La Venere Bianca gestirà un’edicola in centro a Viareggio
La pornostar l’ha rilevata con il marito: lunedì l’apertura «Ma continuerò a dipingere, fare sport e spettacoli»
FUCECCHIO. Una pornostar come… giornalaia. Abbandonate dopo vent'anni (ma non ancora del tutto) le scene hard, la Venere Bianca - al secolo Manuela Falorni, fucecchiese - ha deciso di rilevare la storica edicola sotto la Torre Matilde, nel cuore della Vecchia Viareggio. La gestirà insieme al marito Franco Ciani, musicista ed ex marito di Anna Oxa, con cui in Versilia vive insieme da molti anni. Nuovo look - i capelli corti e biondo platino hanno sostituito la lunga criniera nera - lunedì sarà per lei il primo giorno da edicolante, fra quotidiani e riviste.
Da regina dei film porno a una edicola. La Venere Bianca cambia vita?
«Sì e no. Sì perché arrivati ad un certo punto della vita credo che sia giusto pensare anche ad una quotidianità che è fatta di piccoli grandi cose come la casa, la famiglia o un lavoro "normale". No perché io resto sempre e comunque la Venere Bianca. Non solo perché, malgrado l'addio alle scene di un anno e mezzo fa, continuo a esibirmi sporadicamente in qualche serata-evento in giro per l'Italia ma soprattutto perché rivendico tutte le scelte fatte nel mio passato».
Ma perché ha deciso di gestire proprio un'edicola?
«Beh, possiamo dire che è la conseguenza di un atto d'amore nei confronti di Viareggio. Alcuni mesi fa a me e a Franco si era prospettata l'ipotesi di trasferirci a Milano per intraprendere una nuova attività lavorativa. Sia quando ho fatto la modella che la pornostar, ho vissuto anni splendidi a Milano. Adesso però la prospettiva di trasferirmi lì non mi attira più come un tempo. Sono invece affezionatissima a Viareggio e alla Versilia, dove ho vissuto molti anni della mia vita e dove mi sono trasferita definitivamente ad inizio Duemila. Così, quando un amico ci ha detto che c'era la possibilità di rilevare la gestione dell'edicola, abbiamo deciso di gettarci in questa avventura».
D'ora in poi la vedremo solo a vendere giornali?
«No, non ci riuscirei. La gestione dell'attività sarà soprattutto sulle spalle di mio marito. Ma io gli darò certamente una mano. Senza però sacrificare gli altri interessi che ho coltivato negli ultimi anni».
Quali?
«Innanzitutto la pittura. Da un anno e mezzo mi diletto con i pennelli e per un certo periodo mi sono rimessa a studiare perché volevo iscrivermi all'Accademia di Carrara, dove per altro si è laureato anche mio figlio. Poi la prospettiva di dover frequentare delle lezioni, avere degli orari, dover prendere il treno tutti i giorni mi ha fatto desistere. Ma nello studio di casa mia, ascoltando musica, continuo a dipingere. E presto spero di poter organizzare una mia mostra».
E oltre alla pittura?
«Amo lo sport, la palestra, le pedalate in bicicletta. Inoltre ho avuto un contatto per recitare in teatro, ma di questo è ancora presto per parlare. E poi non ho ancora completamente chiuso con il porno: almeno fino a quando il fisico reggerà, continuerò ad esibirmi. Il fascino del palcoscenico, del pubblico, non mi ha ancora lasciato...»
A proposito di luci rosse. Nell'edicola che gestirà ci sarà uno spazio anche per il porno?
«Terremo anche prodotti hard. Ma non ci saranno spazi o vetrine dedicati al porno. Anche perché ormai, con il web, il porno imperversa ovunque e va ben oltre il piacere del sesso. E forse questo è il motivo per cui è così in crisi. Ma questa è tutta un'altra storia».