Vada, scatta il sequestro di tre discariche abusive
A sequestrare la zona sono stati i militari del comando carabinieri per la tutela ambientale
ROSIGNANO. Continua ad essere un tema all’ordine del giorno quello della gestione dei rifiuti nel comune di Rosignano che si tratti di raccolta e smaltimento di rifiuti domestici sia di aree destinate al recupero di materiali derivanti da attività produttive o di rifiuti speciali per chi sarebbe necessario seguire procedure specifiche.
Tre discariche abusive, tutte nella frazione di Vada lungo la via Aurelia, con rifiuti speciali.
A sequestrare la zona sono stati i militari del comando carabinieri per la tutela ambientale e la sicurezza energetica del Nucleo operativo ecologico di Grosseto coadiuvati da quelli della compagnia carabinieri di Cecina.
Una collaborazione che ha portato all’approfondimento della materia e alla denuncia di un uomo di origine turca che svolgeva, in base alle indagini portate avanti dai militari, un’attività non autorizzata di cernita, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Nello specifico sono stati trovati nei terreni del territorio rosignanese bombole metalliche per il gas fuori uso, rifiuti misti derivanti dalle attività di costruzione e demolizione, batterie al piombo per autotrazione esauste, apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi, fusti in metallo contaminati da sostanze pericolose, cisterne in metallo contaminate da sostanze pericolose, apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, componenti provenienti dalla demolizione di veicoli a motore non specificati altrimenti, legno derivante da attività di costruzione e demolizione, infissi in alluminio fuori uso.
Tutto il materiale era a diretto contatto con il terreno e, di conseguenza, «con – fanno sapere gli inquirenti – potenziale inquinamento di suolo, sottosuolo e falde acquifere.
Dato che i successivi accertamenti è stata evidenziata la mancanza delle caratteristiche tecniche idonee alla gestione di rifiuti, nonché la totale assenza delle previste autorizzazioni, le tre aree sono quindi state sequestrate e il gestore deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Livorno “per aver posto in essere una gestione illecita e per aver realizzato una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
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