Il Tirreno

Sanità

Cecina, grave per i calcoli alla vescica: aspetta l’intervento da 3 mesi

di Ilenia Reali

	L'ospedale di Livorno
L'ospedale di Livorno

Fa la preospedalizzazione ma poi non riesce a sapere più niente: la risposta dell’Asl interpellata dal Tirreno

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CECINA. Aspetta un intervento urgente dal 5 dicembre, data in cui i suoi calcoli alla vescica hanno cominciato a dargli seri problemi e la sua condizione, di paziente già fragile per altre patologie, si è aggravata. Ma dopo un primo rinvio dell’intervento chirurgico (fissato a metà gennaio) non ne ha saputo più nulla. «Non posso muovermi – racconta – perché i calcoli ora sono piuttosto grandi e si spostano provocandomi forti dolori e sanguinamento. Addirittura ci sono momenti in cui sono costretto ad andare in bagno anche ogni 2, 3 minuti», racconta l’anziano.

A raccontare la sua storia è Paolo Francesconi, 77 anni di Cecina: il 5 dicembre scorso ha avuto la visita con l’urologa, è stato il momento in cui l’anziano è stato inserito nella lista d’attesa per effettuare «l’intervento chirurgico di prostatectomia transuretrale e litrotrissia con ultrasuoni o elettroidraulica» all’ospedale di Livorno, competente per territorio.

Intervento che era stato fissato per il 18 gennaio ma che poi è saltato. «Sono stato contattato e mi è stato detto – racconta Francesconi –che a causa di problemi al sistema informatico dell’ospedale non avrebbero potuto fare l’intervento e che sarei stato richiamato entro 10 giorni».

Francesconi, in base al suo racconto, non è stato richiamato e quindi – atteso il tempo indicato – ha telefonato facendo presente la sua situazione. «A quel punto il 12 febbraio ho completato il colloquio con l'anestesista e l'iter di preospedalizzazione all'ospedale di Cecina. Da quel momento non ho più saputo più niente».

Francesconi vorrebbe, a questo punto, capire che tempi ci sono e a che punto è nella lista d’attesa. Ha quindi scritto una mail, il 19 febbraio, al primario di urologia di Livorno (l’ospedale in cui dovrà operarsi) ma al momento non ha avuto risposta. Francesconi ha l’esigenza di interrompere un farmaco in preparazione dell’intervento oltre ad avere dolori fortissimi. «Ho anche delegato i volontari della Pubblica Assistenza a informarsi per me: io non mi posso muovere da solo ma anche loro non sono riusciti a capire quanto tempo mancasse». «Immagino che il problema sia dato dall'accentramento degli interventi di urologia a Livorno, anni fa operavano anche a Cecina, ma ho letto che è nel diritto di ogni malato sapere in quale grado di urgenza è classificato e la posizione in lista di attesa», conclude Francesconi.

Il Tirreno ha contattato l’Asl Nord Ovest che ha avviato un’indagine per capire quali sono i tempi di attesa per Francesconi che allo stato attuale, da un prima verifica, sarebbe «il settimo in lista d’attesa». Nei prossimi giorni l’uomo sarà contattato direttamente.
 

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