Castellina, raccolti 20mila euro dai volontari: «Aiuti a 40 famiglie alluvionate»
Le associazioni di Castellina Marittima insieme per aiutare gli abitanti delle Badie. Il coordinatore delle iniziative: «Un risultato sopra le aspettative. Grazie a tutti»
CASTELLINA. Era l’ottobre scorso quando l’onda di piena del torrente si è abbattuta con tutta la sua forza sulla piccola frazione delle Badie, colpendo auto e persone, allagando strade e case. Poi, con fatica, sono iniziate le operazioni di pulizia e ricostruzione. E, con loro, la conta dei danni. Il Comune di Castellina Marittima ha attivato subito interventi in somma urgenza per 100mila euro e oltre 40 famiglie hanno segnalato di aver subito danni. Adesso, per loro, arriva un primo ristoro, frutto della solidarietà e della dedizione delle associazioni del paese che, grazie a eventi di raccolta fondi, sono riusciti a mettere insieme 20mila euro. «La risposta è andata oltre le nostre aspettative – spiega Valerio Palmieri, che si è occupato di coordinare le varie associazioni –. Poi passeremo ai rimborsi». Nel frattempo continua l’iter per il riconoscimento dello stato d’emergenza, passaggio che garantirà fondi pubblici. «E abbiamo chiesto alla Regione – spiega il sindaco di Castellina Alessandro Giari – che si adegui l’intero assetto idraulico della zona». Ma andiamo con ordine.
La beneficenza
Lato beneficenza, «le varie associazioni hanno organizzato cene di solidarietà, serate a tema, tombolate e spettacoli – racconta Palmieri – e c’è stata anche una raccolta fondi online che ha permesso di ottenere settemila euro». E tutto questo lavoro ha permesso di mettere insieme 20mila euro da destinare alle famiglie alluvionate. In che modo? «La cifra è stata gestita direttamente dalle associazioni, che hanno messo insieme le segnalazioni inviate dai cittadini danneggiati in Comune». E così i 20mila euro sono stati suddivisi in modo proporzionale. «Si tratta di importi modesti, ma credo sia da apprezzare il gesto, sperando che entrino in campo Regione e Stato».
I ristori
Cosa che si augura anche il sindaco. «Il governo – sottolinea Giari – ha adottato l’atto per il riconoscimento dello stato di emergenza anche per il nostro Comune, ma manca la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Non appena pubblicato e nominato il commissario straordinario, che normalmente è il presidente della Regione, saranno convocati gli incontri per definire il programma degli interventi possibili. E noi insisteremo per il riassetto idraulico dell’area. Il presidente Eugenio Giani, peraltro, ha garantito che nei primi mesi del 2025 avrebbe assunto l’impegno di spesa sul bilancio regionale, per un primo sostegno alle famiglie e alle attività economiche danneggiate dall’alluvione, in attesa di possibili ristori provenienti dal ministero».
I fossi
Nel frattempo è in corso la pulizia dei fosse. «L’amministrazione – aggiunge il sindaco – aveva già fatto richiesta al Consorzio di bonifica di intervenire al più presto per le manutenzioni straordinarie dell’alveo del Marmolaio e in questi giorni i lavori sono iniziati partendo dall’area a monte». Inoltre «abbiamo parlato con la provincia per attivare un sistema di sensori nei fossi che emani un allarme se il livello dell’acqua supera un certo limite». Il tutto in vista di un progetto di messa in sicurezza idraulica dell’area di cui, gioco forza, dovrà occuparsi il Genio Civile della Regione Toscana. Almeno, questo è l’auspicio dell’amministrazione. «Ho già parlato con il presidente la Regione e oggi con il dirigente del settore Ambiente per capire come agire per la definizione di un progetto di sistemazione idraulica, in grado di mettere in sicurezza l’abitato delle Badie».