Cecina, via i bidoni condominiali: ecco i cassonetti col chip. Come cambia la raccolta porta a porta
Si parte dalle zone «critiche»: tessere a punti per i turisti e un’isola ecologica a Palazzi
CECINA. Bidoni condominiali chiusi: sono stati introdotti per semplificare la raccolta porta a porta laddove ci sono tante famiglie e tanti appartamenti. In realtà in alcune zone diventano un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, non differenziati, abbandonati da passanti. Con inevitabili proteste da parte dei residenti di quelle zone e un danno all’immagine e al decoro per Cecina. Ecco allora che arrivano le prime risposte da parte dell’amministrazione comunale che si appresta per l’anno 2025 ad introdurre una serie di novità. A partire proprio da quei bidoni condominiali con chiave che creano, in alcuni punti di Cecina, i problemi maggiori. «Ci sono alcune strade critiche da questo punto di vista», ammette il vicesindaco con delega all’Ambiente Alessandro Bechini. «La causa però non è il sistema di raccolta porta a porta ma il grado di civiltà e di educazione. L’obiettivo nei punti dove si verificano i maggiori problemi, come via Borsi e via Pacinotti per citarne alcuni, è andare ad eliminare i bidoni condominiali e introdurre gli ecopoint, cassonetti apribili con la tessera sanitaria. Di fatto gradualmente saranno tolti i bidoni condominiali che sono "raggiungibili" dall’esterno, mentre resteranno quelli che sono "interni" e utilizzabili solo dai condomini. Introdurre gli ecopoint però non può essere la panacea di tutti i mali e la raccolta porta a porta, come qualsiasi altro sistema di raccolta dei rifiuti, non può prescindere dalla civiltà delle persone». Rincara la dose la sindaca Lia Burgalassi.
La spiegazione
«Tutti concordiamo, credo, sulla necessità di incrementare la differenziata e diminuire i conferimenti in discarica», scrive. «Con il sistema precedente, con i cassonetti stradali, non solo non si differenziava ma ogni cassonetto diventava una discarica a cielo aperto, basta vedere le foto che venivano pubblicate allora sui vari social. Ogni città sceglie una metodologia di raccolta ma nessuna di queste può funzionare senza la collaborazione e l’educazione dei cittadini. E le immagini dei cassonetti condominiali chiusi intorno ai quali sono abbandonati rifiuti di ogni genere senza alcuna separazione ne sono la dimostrazione. Prima di tutto serve la consapevolezza che è dalle nostre case che deve iniziare il processo per non lasciare un mondo sommerso dai rifiuti».
A San Pietro in Palazzi
Nell’ottica di ottimizzare il sistema di gestione dei rifiuti è in arrivo anche, come annunciato più volte, l’isola ecologica a San Pietro in Palazzi. L’area individuata è nella zona artigianale. «Contiamo di realizzarla nei primi mesi dell’anno», conferma Bechini. Sarà video sorvegliata e accessibile per tutti i residenti del comune. Qui sarà possibile conferire i rifiuti che rientrano nel sistema della raccolta porta a porta e anche qualcosa in più, penso all’olio esausto, alle pile, al vetro. Ma non ingombranti e Raee (apparecchiature elettroniche) che potranno essere portati al Centro di Raccolta di via Pasubio o ritirati a domicilio su prenotazione». Isole ecologiche come questa sono già attive a Bibbona. «Faremo in ogni caso incontri con la cittadinanza per presentarle e spiegarne il funzionamento».
Raccolta rifiuti e turisti
Un altro dei problemi segnalati riguarda la gestione dei rifiuti per i turisti che soggiornano nelle seconde case e che faticano, soprattutto quando si tratta di soggiorni brevi, a rispettare il calendario del porta a porta. «In estate dal venerdì pomeriggio al lunedì pomeriggio ci saranno delle aree di smaltimento, dei punti mobili con operatore: una al parcheggio al ponte a Marina e una al parcheggio di viale Galliano. Qui sarà possibile per i turisti conferire i rifiuti, umido, multimateriale, carta e rur, nei weekend». Per i proprietari delle seconde case, oltre ai punti mobili, sono in arrivo anche delle ’tessere a punti’ che consentiranno loro di avere un numero definito di conferimenti da utilizzare negli ecopoint, i cassonetti con tessera. «Per i soggiorni brevi - spiega -. Mentre quando si tratta di soggiorni lunghi, una settimana o un mese, possono seguire la raccolta porta a porta come i residenti».