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CicloTirrenica, si riparte con la progettazione: come sarà il percorso Cecina-Bibbona e i tempi

di Ilenia Reali
CicloTirrenica, si riparte con la progettazione: come sarà il percorso Cecina-Bibbona e i tempi

Saranno realizzati due lotti che avranno una continuità nella “pista” esistente. Rimandato il progetto dei tratti esterni

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BIBBONA. La Ciclovia Tirrenica, il percorso che unisce Liguria, Toscana e Lazio, ha superato gli ostacoli che avevano arenato il progetto nel tratto compreso tra Cecina e Bibbona.

I contatti con la Regione e le altre istituzioni sono ripresi e si prevede che entro il 2026 si potrà attraversare tutta la parte costiera in bicicletta. Ad annunciare la rimozione degli ostacoli e la ripresa dell’iter è l’assessore comunale al turismo del Comune di Bibbona Enzo Mulè che proprio giovedì era in Regione per approfondire alcuni aspetti legati alla progettazione.

«Il progetto esecutivo – dice l’assessore – dovrebbe essere pronto entro primavera. Interverremo realizzando inizialmente due lotti, dalla Mazzanta a Marina di Cecina e dall’uscita della Pineta (via dei Cipressi fino al congiungimento con via dei Melograni) fino ad arrivare alla stazione di Bolgheri. I due percorsi saranno collegati dalla ciclabile già esistente all’interno della pineta».

È escludendo la realizzazione di una pista ciclabile nella riserva dei Tomboli che è stato possibile trovare un accordo con tutti i settori della Regione e rimuovere gli ostacoli che si erano creati e che avevano fatto escludere il progetto dai finanziamenti nazionali.

Il progetto della Ciclovia, nel tratto compreso tra Cecina e Bibbona, era infatti uno dei primi a poter partire – già nel 2019 – ma poi si era fermato perché a fronte di due pareri contrari in Conferenza dei servizi (i pareri negativi erano stati espressi dal settore Urbanistica e dalla Sovrintendenza) era necessario comprendere come fare. Se per Cecina la soluzione di realizzare una pista ciclabile parallelamente alla pineta era possibile per l’esistenza di una viabilità, per Bibbona escludere il tratto dei Tomboli era assai complesso.

«Di fatto un percorso esterno alla pineta come suggerito inizialmente – spiega l’assessore – ci avrebbe costretti, per la presenza dell’area militare delle Casermette, a fare un lungo percorso esterno in mezzo ai campi allungandolo ma soprattutto non rispettando quello che era l’obiettivo iniziale: prevedere un tratto immerso nel verde e nella bellezza della nostra costa costringendo i cicloturisti ad attraversare dei campi assolati. Praticamente la pista, secondo noi, sarebbe stata una Cattedrale nel deserto».

Ecco quindi che si è preferito rimandare la realizzazione di quel tratto progettando due lotti distinti che avranno una loro continuità nel percorso interno alla pineta già esistente.

Un escamotage che non continua a bloccare però uno dei progetti più importanti per la valorizzazione del territorio e per l’allungamento della stagione turistica.

«Per noi è una grande risorsa – commenta Mulé – perché va proprio incontro al tipo di turismo che ci aspettiamo per la nostra zona, che arriva soprattutto dal Nord Europa e che va a valorizzare zone della Toscana meno conosciute, come appunto i nostri Tomboli».

Un percorso nella natura e nella bellezza delle nostre coste che viene scelto da appassionati e che si sviluppa non nei periodi di luglio e agosto, per noi già di massima affluenza, ma all’inizio e alla fine della stagione estiva.

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