Punti Azzurri a Vada, prime aperture. E al Galafone lavori in corso
A Vada via con il bar, ora l’obiettivo è ombrelloni a maggio
ROSIGNANO. Il nome è rimasto lo stesso, ma loro sono diversi rispetto a quelli di una volta. Vuoi perché è cambiata la concessione, vuoi perché è diversa la gestione. Ma tra malumori e speranze uno resta l’auspicio: diventare operativi a maggio con gli ombrelloni. E mentre al Punto Azzurro Stagni di Vada il bar è già aperto da qualche giorno, al Galafone il nuovo affidatario sta facendo i salti mortali per rendere fruibile la zona per un’estate, quella 2024, che sarà ponte. Questo perché dopo la prossima stagione, una volta ottenuto il via libera, il gestore inizierà con la realizzazione del progetto per rivoluzionare l’area. Ma andiamo con ordine.
Vada 1 e Vada 2
Stiamo parlando dei tre storici Punti Azzurri di Rosignano: i due di Vada e quello alle Spiagge Bianche. Gestiti dalla Pro Loco Vada i primi e dalla società cecinese Sestante, i secondi, sono però abbastanza diversi tra loro. O meglio, lo sono diventati. «Prima avevamo la concessione per il bar e per un tratto di spiaggia – racconta Roberto Creatini, volto storico della Pro Loco – l’anno scorso, invece, nel bando per il Punto Azzurro c’era solo il bar». Ciò significa che «possiamo piantare gli ombrelloni, dopo le 8, solo quando il cliente ce lo chiede. E in teoria se una persona vuole andare a pranzo quando torna non trova più l’ombrellone». Creatini dice che «qui vengono soprattutto persone del paese e, con questo sistema, tanti clienti sono stati persi. Continuo a pensare che questa decisione abbia generato ripercussioni negative su Vada». Il bar, invece, nel Punto Azzurro a Stagni resta come in passato. Ed è già aperto da qualche giorno, con Fabio Mento e Monica Cefariello dietro al bancone. «Per il momento il bar lavora solo durante il fine settimana – spiega il presidente della Pro Loco Vada Marco Lelli –. Mentre con il servizio di noleggio ombrelloni vorremmo partire con la Pentecoste, dunque verso la metà di maggio».
Galafone
E anche alle Spiagge Bianche si sta lavorando per rendere il Punto Azzurro fruibile a maggio, ma qui gli interventi da fare sono tanti dunque si procede un passo alla volta. «Stiamo lavorando a pieno ritmo per aprire il prima possibile – dice Gualtiero Bertucci, uno dei soci della Sestante – ma non sappiamo con esattezza quanto tempo ci vorrà». Perché al Galafone c’è parecchio da fare. Bisogna, per esempio, riattivare impianti e utenze nella vecchia struttura un tempo gestita dalla Nuovo Futuro, oltre che riesumare le passerelle sepolte sotto la sabbia. All’orizzonte, in realtà c’è un piano ben più grande per rivoluzionare il Punto Azzurro «ma dobbiamo aspettare che il progetto sia approvato». Nel frattempo «offriamo il servizio con le strutture che c’erano prima». La concessione del Punto Azzurro del Galafone, lo ricordiamo, nel novembre 2023 è stata revocata alla C.d.s. di Avellino – aggiudicataria del bando – per poi essere assegnata alla seconda classificata: la Sestante impresa cecinese che già ha in gestione il ristorante del bagno La Lanterna di Vada e che si era presentata con un progetto che prevede, tra le altre cose, ampliamento del servizio di salvataggio e campi solari. Il tutto con abbattimento e ricostruzione delle vecchie strutture. «Con la realizzazione di questo progetto si andrà al 2025. Nel frattempo quest’anno apriamo con le vecchie strutture». Che comunque erano praticamente in stato d’abbandono e, dunque, hanno bisogno di parecchi lavori per tornare a essere fruibili. «Dobbiamo per esempio occuparci delle utenze e degli accessi al mare. Per questo dobbiamo spostare la sabbia accumulata sotto la quale sta spuntando di tutto. Tra i rifiuti presenti, per fare un esempio, abbiamo trovato anche carrelli della spesa». È poi necessario disseppellire le vecchie passerelle che dalla duna portano fino alla riva. «Un paio siamo riusciti a recuperarne, ma devo dire che non erano messe tanto bene». Insomma, ci vorrà ancora un altro po’ di tempo per rendere il Punto Azzurro del Galafone presentabile. «Noi, comunque, vogliamo concludere gli interventi il prima possibile». Anche perché è iniziato il conto alla rovescia. L’estate si avvicina.
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