La guida
Castiglioncello, fiume d’acqua maleodorante nella baia della Cianciafera
Lo sversamento dal pendio sotto il parco di villa Godilonda
CASTIGLIONCELLO. L’odore sembra essere quello dei liquami. Lo sversamento esce dal pendio roccioso che confina con il parco di villa Godilonda e da qui finisce direttamente nella baia della Cianciafera. Baia che, vista la situazione, è impossibile al momento raggiungere.
Non si tratta di un piccolo rigagnolo, ma di una cascata di acqua torbida e maleodorante che finisce la sua corsa in mare. Interdetti i turisti che anche ieri mattina cercavano di raggiungere la piccola baia incastonata tra Punta Righini e villa Godilonda, ormai ridotta a un rudere, e che sono stati costretti a ritornare sui propri passi.
Impossibile anche vedere da dove sgorghi questo sversamento, visto che la vegetazione avviluppa tutto il pendio soprastante il passaggio pedonale. Una situazione di emergenza della quale evidentemente in pochi si sono resi conto e che sta andando avanti da ore aggiungendosi allo stato di degrado in cui versa tutta la zona, parco compreso. Nessuna recinzione impedisce ai passanti di entrare all’interno del parco privato che porta alla storica villa ribattezzata dal poeta, Gabriele D’Annunzio, Villa Godilonda. Un parco dove nel frattempo alcuni alberi si sono spezzati e la vegetazione, priva di cure, la fa da padrona. Percorrendo le scale e lo stradello che porta alla baia, non è visibile nessun cartello che indichi dove inizia la proprietà privata. Per cui chiunque può entrare nel parco e, volendo, all’interno della villa. Anche il percorso pubblico è accidentato: scale rotte e in alcuni punti franate. Un itinerario che dovrebbe essere reso più agibile visto che la baia attira cittadini sia in estate che in inverno.
Per raggiungere la Cianciafera si è costretti a passare sotto una sorta di muro dove i resti di quella che era la beauty farm dell’hotel, sono ormai diventati dei ferri arrugginiti, mattoni sbriciolati, intelaiature di legno rotte e sporcizia accumulata nel tempo. Andando oltre si trova un piccolo terrazzamento da dove parte il sentiero scosceso che porta alla baia dal mare cristallino. Anche qui cumuli di rami e rifiuti portati dalle mareggiate. Ieri però, i cittadini che si sono avventurati nel sentiero, si sono dovuti fermare. Impossibile proseguire e percorrere quei pochi metri che portano alla spiaggetta e alla scogliera. Un fiume di acqua grigia che emana cattivo odore sbarra il passaggio. Acqua che finiva direttamente sulla sabbia e in mare.
Intanto, dopo essere stato messo a conoscenza del fatto, l’assessore alla Qualità urbana Giovanni Bracci ha inoltrato la segnalazione ad Asa e agli operai del servizio manutenzioni del Comune. «I tecnici dell’Asa – sostiene l’assessore Bracci – mi hanno confermato che faranno un sopralluogo e interverranno». E nel pomeriggio il personale Asa ha rimediato allo sversamento.
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