In arrivo bonus fino a 30mila euro per chi va a vivere in Valdicecina
Bando anti-spopolamento: «Ma servono anche politiche occupazionali». In poco più di 10 anni un migliaio di residenti in meno, ripercussioni anche sulle classi. Nel 2023 sono 17 i nati a Pomarance
POMARANCE. Valdicecina e spopolamento, Valdicecina e servizi, Valdicecina e voglia di risollevarsi. Valdicecina in cerca di soluzioni. Di sicuro non facile da trovare. All’Unione Montana (Pomarance, Montecatini Valdicecina e Monteverdi Marittimo), per esempio, hanno parlato di un bando contro lo spopolamento: fino a 30mila euro a chi va ad abitare in quella zona e ci resta almeno per cinque anni. Il timore più grosso è che, vista la lontananza dai centri che contano e il disagio per raggiungerli per frequentare una scuola o svolgere un lavoro, arrivino in prevalenza pensionati.
Il presidente dell’Unione Montana Francesco Govi, ha informato che, dopo il tavolo sul Fondo della montagna, a febbraio saranno in uscita i bandi, in particolare il bando contro lo spopolamento delle aree interne, che prevede, appunto, «un contributo da 10 a 30mila euro per le famiglie che acquistano casa con l’obbligo di mantenimento della residenza per 5 anni».
Ulteriori risorse saranno destinate al dissesto idrogeologico e al mantenimento dei servizi con importi «ancora non specificati». Quel bando "anti spopolamento" per i più è cosa buona, ma anche monca proprio perché non affronta la questione alla radice. E allora ecco chi ritiene che concedere affitti bassi e teleriscalcamento non si riveli un toccasana se non accompagnato da un’adeguata offerta occupazionale. Che il problema esiste e si ingrandisce a dismisura è fuori discussione: negli ultimi 10 anni, per esempio i residenti nei comuni dell’Alta Valdicecina sono diminuiti di quasi mille unità da quei 6.400 che erano agli sgoccioli del primo decennio del terzo millennio. Per Leonardo Fedeli, che della Unione Montana fa parte, il bando «è solo un buon inizio però da accompagnare da una seria politica strutturale che offra lavoro a chi arriva da queste parti e non se ne torni via una volta terminati i bonus». Da tenere presente, inoltre, il bando che uscirà da Enel che prevederebbe l’assunzione di 80 unità, ma che per molti è un ulteriore rischio per le aziende locali di perdere personale, magari già addestrato, che preferisce migrare verso Enel. Quelle aziende - qualcuno ha fatto i calcoli - sono già in sofferenza di una sessantina di risorse umane a cui bisogna mettere presto un freno.
Secondo l’altro consigliere Loriano Fidanzi è necessario incontrare i rappresentanti delle imprese per capire quali sono le attuali necessità: «Non solo agevolazioni, ma anche offerte di lavoro. In merito allo spopolamento, dovrebbe essere valutato se è sempre conveniente esternalizzare i servizi o sarebbe opportuna una internalizzazione». Il problema dello spopolamento si trascina quello delle scuole presenti sul territorio con il rischio futuro di non poter garantire un curriculum scolastico: «Nel 2023 a Pomarance ci sono state solo 17 nascite. Dovrebbero essere richieste deroghe - dice Fidanzi - per il territorio: se normalmente gli alunni per classe sono tra 20 e 30, perché qui non abbassare la soglia a 15- 20, che eviterebbe il formarsi di pluriclassi?». Per il sindaco di Montecatini Valdicecina, Francesco Auriemma, indipendentemente dalla parte politica di appartenenza, i Comuni «devono essere uniti per intrattenere rapporti a livello provinciale e regionale in materia come scuole, trasporti e ospedali. È necessario più che mai interloquire come Valdicecina».
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