Cibo sospeso al bar Cecina: a fine giornata cornetti e schiacciatine gratis
I due titolari li lasciano fuori dal locale: tanti si fanno avanti per prenderli
CECINA. La crisi economica è sempre più forte e il bar Cecina inventa il “cibo sospeso”. L’idea è di Giorgia Maganuco che, con il titolare Ciro Sportiello, l’ha realizzata per aiutare chi con i propri soldi non arriva alla fine del mese. Un problema che si è esteso soprattutto negli ultimi anni, quando il quadro sociale si è aggravato e le possibilità di spesa si sono ridotte. Numerosi sono i pensionati residenti in città che, la sera dopo cena, passano a prendere una pasta o un pezzo salato. Sfatato dunque il luogo comune che la povertà interessi soltanto gli stranieri arrivati in Italia in cerca di lavoro e condizioni migliori: da tempo non è più così e questa è la prova. Spiegare in cosa consiste l’iniziativa è semplice: alla fine della giornata di lavoro avanzano cornetti e crostate, budini e schiacciatine che Giorgia e Ciro dividono e poi lasciano nello spazio tra il gazebo e l’ingresso del locale. Siccome sono sensibili al problema, più di una volta hanno confezionato un pacchetto e lo hanno portato al pronto soccorso del nostro ospedale, dove altre condizioni complicate non mancano e un gesto spontaneo è sempre bene accetto. Sono piccole cose, ma senza dubbio restituiscono il senso di comunità che a Cecina non è mai mancato. Basta pensare alle numerose associazioni e al loro impegno quotidiano sul territorio. «Crediamo nel volontariato – dice Giorgia – e vogliamo aiutare chi ha bisogno. L’idea ha funzionato subito e spesso molte persone passano la mattina a ringraziare. Sì, la maggior parte sono anziani residenti, che non possono più permetterci il dolce e allora vengono a prenderlo. È triste, ma in Italia ormai non si vive, si sopravvive. A causa delle tasse, alte, e degli sprechi. Basta andare un pochino indietro nel tempo e ricordare cosa è successo con l’arrivo dell’euro e il conseguente passaggio dalla lira alla nuova moneta».
Tradotto, come tutti compresero dall’inizio del 2002, significò raddoppio dei costi a stipendi invariati, che aprirono tristi scenari. «La gente non sa come fare – conclude Maganuco – e si vede. Noi andremo avanti a oltranza, perché vogliamo sostenere chi con la propria pensione non arriva alla fine del mese ed estendere il filo rosso della solidarietà, sebbene a Cecina non manchino persone e sodalizi pronti ad aiutare le famiglie in difficoltà». Eppure, un tempo, il caffè e il pezzo dolce al banco, da soli o in compagnia, erano una piacevole e consolidata abitudine. Da metà circa degli anni Dieci in avanti è cambiato tutto e il potere di acquisto, complice la pensione bassa, si è così abbassato che riduce pure i momenti di svago. Un cornetto ripieno di marmellata e un morbido budino di riso sono un lusso.