Polo Magona, ecco le borse di studio dedicate a “I progetti”
Sono stati premiati tre studenti con mille euro
CECINA. Tra il Consorzio Polo Tecnologico Magona e l’istituto “Marco Polo” la collaborazione è solida. Il presidente Paolo Rotelli e i suoi dirigenti hanno consegnato mille euro ai vincitori della borsa di studio dal titolo “I progetti”. Francesco Bernini, Giada Calandrella e Francesca Fabiani, neodiplomati insieme ai loro compagni della classe 5°B agrario, li hanno ricevuti dopo avere presentato l’idea di un impianto che estragga sostanze antiossidanti dalle foglie di olivo per ricavarne un integratore alimentare. Un diploma di merito è stato consegnato anche alla 5°A, che ha proposto lo studio approfondito delle proprietà dello zafferano. In sala conferenze, con i ragazzi, la dirigente Anna Tiseo, i professori Enrico Barsotti e Ilaria Arzilli, l’assessore alla cultura del Comune di Cecina Domenico Di Pietro e il consigliere di amministrazione Michele Grosso, che nel corso del tempo ha seguito i rapporti tra il Consorzio e l’agrario, la cui sede è proprio alla Magona, oltre al personale scolastico e agli ingegneri. La soddisfazione è reciproca e guarda al futuro, perché Rotelli ha proposto da settembre un gruppo di lavoro composto da professori e tecnici che dialoghino sulle prossime borse di studio, sui laboratori e sui nuovi progetti. Inoltre, ha reso disponibile l’azienda a valutare il percorso degli studenti dopo il diploma. «Nel 2022 – ha spiegato il presidente – abbiamo iniziato a collaborare con l’Iti Enrico Mattei di Rosignano e, da quest’anno, con il “Marco Polo”». L’assessore Di Pietro ha ricordato che la sinergia è iniziata da quando la scuola si è trasferita qui, trovando non solo le aule, ma ipotesi legate alla formazione dei ragazzi. Il premio ricevuto è un ottimo punto di partenza per andare oltre l’istruzione e dare agli studenti delle opportunità di ampia formazione. Che coinvolgono pure la Provincia. La dirigente Anna Tiseo ha sottolineato che l’istituto punta su competenze trasversali, la versione attuale della Pcto, l’ex esperienza scuola-lavoro che attraverso l’università e i contratti di formazione apre nuovi scenari. I 250mila euro ricevuti tramite il Pon, il piano dei finanziamenti europei, serviranno per acquistare materiale utile all’agrario, la cui collocazione ne favorisce lo sviluppo dal punto di vista pratico. Leonardo Vanni, ingegnere al Consorzio, ha riassunto in poche parole come la commissione sia arrivata dopo attenta analisi ad assegnare la borsa di studio. Molti gli aspetti presi in considerazione, in quanto gli argomenti sono complessi e per definirli è servito tempo. I due lavori sono stati presentati in video e quello che ha vinto, l’ipotesi di impianto, potrebbe crescere ancora. Entrambe le quinte sono a indirizzo Gat, che tradotto significa gestione dell’ambiente e del territorio. Con gli esami di Stato terminati nei giorni scorsi, per i ragazzi si apre un capitolo nuovo, collegato all’iscrizione all’università oppure alla ricerca del primo impiego.
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