Gli effetti
Addio a Mario Grechi, l’artista dei parrucchieri
Personaggio eclettico, aveva lavorato anche a Livorno e a Firenze. Da settimane era ricoverato per un malore: aveva solo 64 anni
CECINA. Mario Grechi non era tipo da passare inosservato. E a Cecina – così come prima a Livorno, dove aveva vissuto e lavorato per quasi vent’anni – aveva lasciato il segno. Non solo con la sua attività di parrucchiere ma anche con l’affetto che aveva rivolto – perfettamente ricambiato – alla città dove si era trasferito nel 1993 e dove aveva conosciuto Giuseppe Bellagotti, il proprio compagno di vita. Una città che oggi lo piange, raccolta nel duomo dove alle 9 si svolerà una cerimonia di benedizione della salma (affidata alle cure dell’agenzia funebre Santini) : Mario infatti è morto nel pomeriggio di martedì, nella stanza dell’ospedale di Livorno dove da settimane si trovava ricoverato in seguito ad un malore che progressivamente si è aggravato, compromettendone le condizioni di salute. Aveva soltanto 64 anni.
Gli inizi di una passione
Chiunque abbia conosciuto Mario Grechi non è passato indenne dal suo sguardo critico e indagatore. Uno sguardo che, senza malignità, ricercava la bellezza artistica nella capigliatura. «A volte – racconta Giuseppe – se vedeva per strada un’acconciatura che gli piaceva particolarmente su una signora la fermava e si complimentava con lei. E con la stessa spontaneità, se invece vedeva qualcosa che non gli andava per il verso giusto, non si tratteneva dall’esprimere il suo giudizio in merito. Era un’artista: cercava la bellezza e amava la sua professione. Per lui non è mai stato solo un lavoro».
La scintilla era scattata fin da giovanissimo, a Orciano Pisano (dove era nato) dove sperimentava con le compagne di scuola. E quando la famiglia ha cercato di indirizzarlo verso altri studi, iscrivendolo all’istituto per elettrotecnici di Pisa, lui «non ci andava – racconta il compagno – preferendo frequentare il corso per parrucchiere».
Talento innato
Quello di Mario era un talento puro che si esprimeva «in ogni aspetto della sua personalità – lo ricorda Giuseppe – a Livorno era quello che si è soliti definire “una figura”: da giovane era alto, con i lunghi capelli mori, guidava una cabrio nera e aveva nel suo giro di clienti la crème de la crème della città. Ma prima ancora aveva lavorato a Pisa e a Firenze, dove aveva affinato la sua tecnica. E dopo Livorno – spiega – andò anche a Castiglioncello prima di trasferirsi definitivamente, nel 1993, a Cecina. Quest’anno ha festeggiato i 50 anni da quando ha iniziato, ma fare il parrucchiere era la sua vita: anche quando andavamo in vacanza con gli amici si portava dietro gli strumenti – racconta – e prima di uscire e andare a cena fuori si metteva a pettinare e ad acconciare tutti quanti».
A Cecina Mario Grechi iniziò prima a lavorare nel salone di via Buozzi spostandosi poi in viale Marconi, al numero 82, dopo aver ristretto la sua clientela ad un cerchio più riservato di clienti affezionate che per mettere le proprie acconciature nelle sue mani si imbarcavano in veri e propri viaggi: da lui arrivavano donne da tutta Italia e anche dall’estero – qualcuna addirittura dall’Iran – e sotto le sue mani sono passati alcuni volti tra i più famosi dello spettacolo italiano (tra questi, anche i Gatti di Vicolo Miracoli) che negli anni ruggenti del Ciucheba di Castiglioncello frequentavano il celebre locale.
«Un amico sincero»
A piangere Mario oggi c’è una città intera. «Era un amico raro, una persona splendida sempre pronta a farsi in quattro – spiega Davide Guarini, titolare del Bar Esedra di cui Mario era storico cliente – quando aveva una pausa ci fermavamo spesso a chiacchierare: con lui sentivo di poter parlare di qualunque cosa in libertà». «Abbiamocollaborato spesso per le sfilate che organizzavo – racconta Maria Grazia Giannini, ex titolare del Punto Sposi di Cecina – ma ha anche dato tanto alla città, a cui era molto legato: per la Targa, ad esempio, si prestava ad acconciare tutti i figuranti».