Arresto lampo in dieci minuti Spataro salvato dal suicidio
Velocissimo intervento dei carabinieri cecinesi che sono riusciti a fermare il sessantaquattrenne siciliano appena rientrato a casa
CECINA. Un arresto lampo, in appena dieci minuti dall’allarme al 112. I carabinieri della Compagnia di Cecina, guidati dal capitano Christian Bottacci, sono riusciti a fermare Francesco Spataro – il sessantaquattrenne palermitano accusato del tentato omicidio della moglie Lucia Saso – in pochissimo tempo.
Un’operazione resa possibile grazie al continuo pattugliamento del territorio, visto che nel momento in cui è arrivata la prima chiamata al numero unico di emergenza i militari erano a pochi metri da via Carlo Ginori. Così sono arrivati con le pattuglie del nucleo operativo e radiomobile, diretto dal luogotenente Giorgio Di Nardo, e dopo aver ascoltato alcuni testimoni (molti dei quali erano nel cortile per soccorrere la donna) e aver assistito i soccorritori della Pubblica assistenza di Cecina impegnati nelle prime cure alla sessantaduenne, si sono subito messi alla ricerca di Spataro.
Dopo un rapido riscontro con la sala operativa, e aver acquisito il nuovo indirizzo di domicilio del sessantacinquenne, i militari hanno bussato alla sua porta. E lui, che aveva appena parlato con i figli annunciando di volersi suicidare, non ha opposto resistenza e ha perfino rivelato loro dove aveva nascosto il coltello a serramanico utilizzato per colpire la moglie per ben quattro volte. Poco dopo le 8, l’arma, è stata trovata dai carabinieri lungo l’argine del fiume Cecina, in un canneto, proprio dove Spataro aveva raccontato di averla gettata. Ed è stata sequestrata, su disposizione del sostituto procuratore Niccolò Volpe che sta coordinando le indagini. —
S. Tag.
© RIPRODUZIONE RISERVATA