La leader italiana della chimica di base
Todisco Group pronta ad inaugurare il nuovo quartier generale
Si tratta di un’operazione che darà un nuovo volto a una ex area abbandonata di San Giuliano Terme e che sta per trasformarsi in un maxi quartier generale di Todisco Group, la realtà che raccoglie 14 società e che rappresenta il 40% della chimica di base in Italia.
Si parla di prodotti derivati dal cloro, che sono: Soda Caustica, Ipoclorito di Sodio, Acido solforico, Acido Cloridrico, Clorito di Sodio e Policloruro di Alluminio (PAC). Un investimento per trasferirsi da Pisa a San Giuliano Terme da 18 milioni di euro con 2.500 metri quadri di uffici e 3.800 dedicati al Pala Congressi i cui risultati saranno svelati il primo dicembre grazie a un evento di ampio respiro culturale. Tutto a dimostrazione della dinamicità di Todisco Group, dal 2011 leader di mercato per la chimica di base e punto di riferimento per la produzione e la logistica ma sempre con un occhio al territorio dove si è radicato e ha posto le basi del successo attuale.
Oggi il gruppo guidato da Donato Todisco ha un fatturato di 550 milioni di euro e dà lavoro a 540 persone; non male, visto che quando Todisco si lanciò in quest’impresa era da solo. Ma come si è giunti a poche ore dall’inaugurazione del nuovo quartiere generale? A spiegarlo è proprio Todisco, manager di poche parole, che preferisce far parlare i fatti: «Stavamo cercando un’area adeguata, perché negli ultimi anni abbiamo registrato un’ampia crescita e siamo venuti a sapere dell’esistenza dell’ex polveriera Maionchi a San Giuliano Terme, dove insistevano 6000 metri cubi di cemento in totale disuso. Ci siamo attivati, realizzando un progetto che prevede un consumo del suolo minore a prima e un edificio completamente in legno e cartongesso, autosufficiente dal punto energetico e dove il cemento è stato impiegato solo per le fondamenta. La prima pietra è stata posta il 25 gennaio di quest’anno e dopo un enorme dispendio di energie fisiche e mentali in appena 11 mesi siamo giunti a un passo dal taglio del nastro: lo ritengo un miracolo».
Nell’occasione si parlerà del bene universale: l’acqua. Che anche per la chimica di base è imprescindibile. In un convegno con 5 professori universitari e la mediazione di un giornalista de Il Sole 24 Ore si discuterà dell’utilizzo di questa risorsa e del trattamento della stessa: «L’acqua è il bene assoluto – continua Todisco – e noi lo sappiamo bene essendo leader nella produzione di prodotti che la rendono potabile».
Il nuovo quartier generale porterà una riqualificazione generale di tutta l’area, visto che Todisco investirà ulteriori 700mila euro per raddoppiare la carreggiata della strada che porterà al PalaCongressi; al momento l’iter autorizzativo è in corso e l’obiettivo è quello di rimuovere il cantiere stradale entro giugno 2024. È previsto inoltre un impianto di recupero delle acque bianche per utilizzarle nei terreni attigui entro 6 mesi, mentre tutto l’edificio autoprodurrà da fonti rinnovabili 210 kilowatt per coprire abbondantemente il suo fabbisogno energetico (che si aggira attorno agli 80).
L’intenzione è quella di continuare a investire anche in futuro, a partire dall’ammodernamento degli impianti e puntando sul risparmio energetico. Non è, infatti, un dettaglio l’impatto sui bilanci dell’energia, che all’estero costa meno e che costringe Todisco Group a sforzi ulteriori per mantenersi competitivo. Con, va detto, ottimi risultati, dall’acquisizione delle aziende che hanno fatto la storia della chimica nazionale al recupero con conseguente rinascita di tutta l’area dell’ex polveriera Maionchi.
Un ultimo particolare: il centro congressi sarà a disposizione anche della cittadinanza, infatti chi vorrà potrà prenotarlo per iniziative di vario genere.
Oggi il Gruppo vanta una capillare rete di depositi costieri di materie prime
Donato Todisco è figlio della scuola Solvay, che ha lasciato nel 1992 per lanciarsi – insieme a due soci – nella creazione della Società Chimica Emilio Fedeli, con vocazione puramente commerciale. Nata come società puramente commerciale nel 2011 partecipa a un tender internazionale promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico per acquistare la Caffaro e i suoi stabilimenti di Brescia e di Torviscosa.
All’attività commerciale nel 2011 si unisce quindi l’attività produttiva con Caffaro Brescia e Halo Industry in Provincia di
Udine. Nel 2016, con una trattativa privata con gruppo Solvay, a Todisco e Domenico Greco viene proposto l’acquisto della Società Chimica Bussi con la quale copre il mercato del centro sud Italia. Nell’aprile 2021 acquisisce dal Gruppo Eni lo storico stabilimento di Assemini (Cagliari), necessario per coprire la fascia tirrenica del mercato Italiano.
Complessivamente negli ultimi 12 anni il Gruppo ha investito 120 milioni. A disposizione c’è anche una capillare rete di depositi costieri di materie prime: Assemini, Genova, Marghera, Monopoli, Ortona, Porto Torres, Priolo, Ravenna, Savona, Trapani e Vasto; da qui avviene la distribuzione in tutta la Penisola. Una scelta figlia del fatto che per coprire il fabbisogno nazionale di chimica di base – che è di 1.300.000 tonnellate all’anno – è necessario importare e stoccare, perché la produzione nazionale non copre il quantitativo necessario nella sua totalità.