Volley, Lorenzo Tosi torna alle origini: sarà dirigente nella sua Camaiore
È il nuovo team manager dell’Upc: «Emozionato, credo e spero di dare un contributo»
CAMAIORE. Lorenzo Tosi arriva alla corte di Marco Daddio e come il fratello Federico torna alle origini. Entrambi approcciatisi al volley nell’allora Asd Camaiore Pallavolo (ora Upc volley dall’unione di Camaiore e Lido) dopo una carriera sportiva che li ha visti calcare anche i campi della serie A, puntano adesso a far crescere la società del proprio territorio.
Quello di Lorenzo sarà un ruolo diverso, dirigenziale: una prima importante esperienza che trarrà beneficio non solo dal suo trascorso pallavolistico, ma anche da quello lavorativo che lo vede promotore attivo dell’azienda di famiglia presso il bagno La Perla a Lido di Camaiore e soprattutto l’annesso ristorante La Risacca, di cui il giovane camaiorese è volto dei molti cambiamenti. Per la stagione di Serie C alle porte, Lorenzo sarà il nuovo team manager dell’Unione Pallavolo Camaiorese: «Sono molto contento e carico per questa nuova e bella avventura venuta un po’ per caso – dice Lorenzo – ma devo dire che era da un po’ di tempo che accarezzavo l’idea di rientrare nell’ambiente della pallavolo, che ho lasciato troppo presto da giocatore. Troppo presto per un discorso anagrafico (classe 1990) però chiaramente quando ho smesso ho dato più spazio nella mia vita all’aspetto lavorativo e come giocatore non avevo più gli stimoli di prima. Per questo a venticinque anni avevo deciso di lasciare l’attività da professionista». Il neo team manager dell’Upc ammette: «Mi erano capitate diverse occasioni per rientrare nell’ambiente come giocatore, però non avendo stimoli importanti e non riuscendo a conciliare con il lavoro che mi porta via tanto tempo, soprattutto nei fine settimana, non me la sono mai sentita. Ora mi è capitata questa occasione di sposare il progetto Upc che mi appassiona, perché è una realtà importante dove ho anche iniziato a giocare». Lorenzo a tredici anni ha mosso i primi passi nel volley a Camaiore, seguito l’anno successivo dal fratello Federico, entrambi poi allenati dal padre Alessandro prima nella selezione provinciale, poi nelle fila di Santa Croce. «Entrare da dirigente nella società dove ho iniziato a giocare mi emoziona – ammette – sono contento che mi abbiano chiesto aiuto dal punto di vista organizzativo e credo di poter dare un buon contributo vista sia la mia esperienza anche in realtà importanti e questo lo dico umilmente, nel senso che sono l’ultimo arrivato e cercherò di rendermi disponibile come posso, facendo tesoro delle esperienze che ho vissuto».