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Doga, arrivano le dimissioni Baroni: «Sono amareggiato»

Roy Lepore
Doga, arrivano le dimissioni Baroni: «Sono amareggiato»

Dopo la testata all’ultras di domenica, il direttore generale ha scelto di mollare La decisione comunicata con una nota di poche righe da parte della società

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VIAREGGIO

E' durato solo tre mesi il rapporto tra il direttore generale del Viareggio, Alessandro Doga, e la società bianconera. Ieri, con un comunicato di poche righe, il Viareggio 2014 ha infatti annunciato che Doga ha rassegnato le proprie dimissioni. Una decisione che - anche se nella nota non se ne fa menzione - è stata presa in seguito all'episodio avvenuto domenica pomeriggio in tribuna a Castelfiorentino, nel finale della partita fra Viareggio e Sinalunghese. Uno degli Ultras storici dei bianconeri, Samuele Di Mare, ha infatti accusato l’ex diggì bianconero, con il quale c'erano stati dei battibecchi già nel corso della partita, di averlo colpito con una testata ferendolo sopra l'occhio, tanto che dopo essere stato medicato allo stadio è poi stato trasportato all'ospedale di Empoli, dove gli sono stati applicati dei punti di sutura.

Doga domenica pomeriggio non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione, come neppure nei giorni seguenti. Da noi contattato telefonicamente, ieri si è scusato con un messaggio di non avere risposto al telefono, ma ha preferito ancora una volta non parlare.

Il presidente Cristiano Baroni aveva da subito condannato l’episodio di violenza. Anche lui ieri non ha voluto aggiungere molto alle poche righe del comunciato. «Sono solo amareggiato e dispiaciuto - dice - per questa vicenda».

Non una parola di più, perché in un momento come questo carico di tensioni, il numero uno della società bianconera ha preferito non rischiare che venisse male interpretata qualche sua affermazione. Non è da escludere però che una volta che ormai la decisione è stata presa, possa finalmente spiegare qualcosa.

Inutile dire che per cercare di risollevarsi da un avvio di campionato stentato, il Viareggio deve ritrovare in fretta la serenità e nello stesso tempo, tutti devono cominciare a remare dalla solita parte, lasciando da parte screzi e contestazioni.

Quest'estate dopo i vari appelli fatti dalla società di aiuti per essere affiancati, gli unici che in qualche modo hanno risposto, sono stati questi ex dirigenti del Livorno: l'ex diggì Nicola Pecini, e l'ex resposansabile del settore giovanile, Alessandro Doga. Con loro sono arrivati l'allenatore, Luigi Pagliuca e diversi giocatori. Per il resto sono rimasti in società i dirigenti, che hanno evitato nel 2014 di far scomparire il calcio in città.

Probabilmente si poteva confermare qualche giocatore della passata stagione. Cambiare totalmente una squadra, compreso l'allenatore, necessita di tempi lunghi per l'amalgama. Però la classifica esige di fare punti e alle porte c'è la difficile partita con il Seravezza Pozzi. Ecco perché occorre ritrovare subito serenità e tranquillità da parte di tutti. —



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