Camaiore, ladri saccheggiano casa e pizzeria e si portano via 30mila euro, orologi e bottiglie di vino: il furto ripreso dalle telecamere
Colpo poco prima delle 21 nel locale “Da Nicola”. Aprono anche la cassaforte
CAMAIORE. Due uomini e una donna immortalati dalle telecamere sono gli autori di un furto messo a segno nella serata di lunedì. Si sono introdotti nella pizzeria Da Nicola, locale a gestione familiare lungo la provinciale, chiuso per il turno settimanale. Dopo avere forzato una porta si sono introdotti e hanno arraffato circa cento euro dalla cassa e hanno portato via delle bottiglie di vino pregiato. Non soddisfatti hanno "visitato" anche l'appartamento del figlio, che si trova sopra il locale: in casa non c’era nessuno. Il figlio e la sua famiglia erano stati invitati a cena dal papà Nicola Pacini, titolare dell'attività.
«Non ci voleva questo furto – dice lo stesso Nicola Pacini –; meno male che mio figlio è rientrato a casa quando ormai i ladri se ne erano andati via, altrimenti ci sarebbe stato il rischio che li avesse incontrati e chissà cosa sarebbe potuto accadere visto che ha anche un bambino piccolo. Ci hanno fatto davvero un bel danno; sembrava che sapessero che il locale era chiuso: da come si muovevano, nel video delle telecamere, sembrava gente che conosceva l'ambiente. Sono andati a cercare la cassaforte e con una mola l'hanno aperta: dentro c'erano i 30mila euro di incasso che dovevamo versare in banca e poi hanno preso orologi, altri monili d'oro e oggetti che hanno trovato. Dal filmato ripreso dalle telecamere ha ripreso si sente la voce della donna che con l’uomo ha compiuto il furto compiacersi di avere fatto «un bel lavoro». Sono rimasti soddisfatti del danno che ci hanno arrecato. In questa triste vicenda l'unica cosa positiva è quella che non si siano incontrati con mio figlio. Sono amareggiato per ciò che ci hanno fatto: ci alziamo la mattina presto e andiamo a letto tardi per stare nel locale; constatare che ci hanno portato via tutto non è una bella sensazione. Poi tutto è avvenuto non di notte, ma di sera: erano infatti le 20,55 e mio figlio è rientrato poco dopo. Davvero una brutta esperienza avere trovato tutto in disordine; lunedì sera è venuta subito una volante della polizia, martedì mattina ha fatto un altro sopralluogo la scientifica per verificare se ci fossero impronte lasciate dagli autori del furto. Sembra che abbiano utilizzato i guanti. Erano persone esperte, anche perché per fare tutto quello che hanno fatto non si può improvvisare. Non ha sentito nulla nessuno, eppure un po' di rumore lo avranno fatto. Ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di rimettere in ordine, non c'è tempo da perdere, dobbiamo proseguire con il nostro lavoro».