Sull'isola
Versilia, riaprono gli alberghi ma non riescono a trovare il personale: «Situazione complessa, non so proprio come faremo»
L’allarme del presidente di Federalberghi di Marina di Pietrasanta: mancano camerieri, cuochi, addetti alle pulizie. Come candidarsi
PIETRASANTA. Saranno un centinaio gli alberghi che apriranno, con vista sulla stagione estiva, nel fine-settimana di Pasqua. «Dovremmo essere quasi tutti a pieno regime, fra il 15 e il 20 aprile» conferma il presidente della Federalberghi di Marina di Pietrasanta Marco Marcucci. Cantieri aperti per rispettare le tempistiche previste, quindi, ma è una riapertura che si accompagna a una problematica datata: la mancanza di personale che quest’anno si ripropone, se possibile, con ancora più criticità. «La situazione è complessa: gli alberghi sono alla ricerca di dipendenti, ma di persone, giovani o meno giovani, disponibili a fare una stagione di 3-4 mesi, se ne trovano veramente poche. I ruoli professionali più richiesti? Un po’ tutti, fatta eccezione per i giardinieri. E quindi camerieri per la sala, addetti e addette ai servizi di pulizia, cuochi, aiuti cuochi, portieri di notte. La situazione è seria e non so proprio come faremo» spiega Marcucci.
Un anno fa gli albergatori organizzarono una giornata di incontri “diretti” presso il centro dell’Osterietta: alla fine si presentarono una ventina di persone alla ricerca di un contratto stagionale. «Un fallimento – precisa Marcucci – da non ripetere. Abbiamo quindi deciso di mettere a disposizione gli uffici della nostra associazione, in via Cairoli a Tonfano, per la presentazione dei diversi curriculum. Sede aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 o ancora telefonando allo 0584-745838 o mettendosi in contatto sui social e con mail. Al momento i curricula presentati, come da premessa, sono stati pochi. L’auspicio – prosegue Marcucci – è che con l’avvicinarsi della stagione estiva, qualcosa su questo fronte si muova».
A parere sempre di Marcucci la “scarsa disponibilità” a firmare un contratto stagionale non è facilmente spiegabile. «Fino a qualche anno fa la situazione era ben diversa. Molti, oggi, avanzano richieste non compatibili con un contratto stagionale: doppie giornate di riposo, ad esempio, durante la settimana. Gli stipendi? Quelli previsti dai contratti di riferimento. In realtà la problematica è generalizzata».
In chiave prenotazioni la stagione 2025 si prospetta, invece, al momento rassicurante. «Le richieste, per la bassa stagione, da parte dei turisti stranieri, sono in linea con il passato – evidenzia Marcucci – e quindi buone. Così come è negli standard annuali l’interesse da parte delle famiglie italiane per i mesi successivi. Anche se in alcuni casi è in diminuzione la durata del soggiorno».