Il fatto
Viareggio, a 17 anni aggredito sul Molo. Il racconto di quei minuti di terrore: «Ecco come mi sono salvato»
Diciassettenne fermato per una richiesta di soldi mentre passeggia insieme a un amico. «Era più piccolo di me ma con lui c’erano due adulti che poi sono intervenuti»
VIAREGGIO. Un pomeriggio qualsiasi, due passi sul Molto – per un 17enne viareggino in compagnia di un amico – che si trasformano di botto in un incubo. Il Tirreno ha raccolto la testimonianza del ragazzo. Ancora più preoccupante nella premessa che il 17enne fa, con grande capacità di analisi: «Bisogna avere sempre un occhio di riguardo, la sera e al Carnevale», perché imbattersi nelle violenza è un attimo.
Il sole è appena tramontato e i due ragazzi sono all’altezza dei giardinetti a inizio Molo, lato Passeggiata: «Un ragazzo più piccolo di me, sarà stato sui 15 anni», è la ricostruzione di quanto accaduto, «mi chiede se gli posso cambiare dieci euro». Il 17enne risponde «di non avere il portafoglio». A quel punto il 15enne non molla: «Mi chiede se voglio comprare del fumo. Io gli rispondo di nuovo che non ho soldi. E lui insiste sui soldi». A quel punto il 17enne, nel tentativo di liberarsi del ragazzino che lo ha bloccato, mostra quello che ha in tasca: «Gli dico di avere solo un caricabatteria portatile e lo tiro fuori».
La situazione si scalda in una frazione di secondo: «Lui fa per tirarmi un pugno e io glielo blocco quando è ancora lontano dal mio viso. Fortunatamente ho una lunga esperienza con la boxe ed ero pronto». Il 15enne non desiste: «Mi dice che se voleva mi stendeva e che gli devo portare rispetto. Poi chiama due suoi amici che stavano guardando a distanza quanto stava accadendo».
I due «sono adulti che ci circondano. Uno di loro insiste nel chiedermi di dove ero e vuole vedere il mio telefono e il mio portafoglio. Io continuo a non mostrare niente, mentre provo ad allontanarmi».
Uno dei due uomini, è ancora il racconto di quei momenti che sarebbero potuti diventare qualsiasi cosa, «inizia a parlare, penso in marocchino, agli altri. L’avanti e indietro continua per un po’ e poi la situazione si anima, con quello che prima parlava in marocchino che dice di smettere».
La considerazione finale è tanto amara quanto pesante: «Se non fossimo stati così vicino a una zona piena di persone, quella della baracchina del fritto, non penso che sarebbe finita in questo modo. Devo dire di essere stato fortunato a non essere completamente solo. E bene ho fatto a non rispondere con altra violenza, perché avevo intuito che il ragazzo che mi ha fermato non fosse solo».
Consapevolezza chiarissima del pericolo, dunque, che si può correre non in una periferia metropolitana, ma lungo il Molo di Viareggio, uno dei luoghi più frequentati da viareggini e turisti di ogni età per i bellissimi scenari quotidiani che offre in ogni momento della giornata e l’aria di mare che si respira.
Fino a qualche anno fa, proprio l’inizio del Molo lato Passeggiata era presidiato costantemente da una pattuglia della polizia municipale, impegnata nel contrasto ai venditori ambulanti di merce contraffatta. Ma questa zona della Passeggiata da qualche tempo presenta problemi ben maggiori della vendita di borse o scarpe di finta moda. Tanto che, non più tardi di qualche settimana fa, una giovane turista straniera – arrivata a Viareggio per Carnevale – è stata aggredita, picchiata e rapinata della borsa sulla spiaggia del Molo che si trova a un passo dai giardinetti.