Viareggio, crolla un pino nella notte in piazza Brin
Residenti e commercianti della zona chiedono verifiche rapide sulla stabilità delle altre piante
VIAREGGIO. Si può davvero dire che si andata più che bene: il grosso pino che in piazza Brin ha distrutto un’auto è caduto quando era ormai scoccata la mezzanotte tra mercoledì e giovedì e in giro non c’era nessuno. L’auto di una residente della piazza (in Darsena) è andata distrutta e si è dovuto lavorare a lungo per rimuovere il grosso albero e fare pulizia.
Residenti e commercianti della zona chiedono verifiche rapide sulla stabilità delle altre piante ad alto fusto tutto intorno alla piccola piazza che, se tenuta bene, sarebbe davvero molto bella. L’area è di competenza della Autorità portuale regionale che ha la propria sede Lungocanale, dal lato opposto della piazza. Ieri il segretario generale della Authority, Massimo Lucchesi, ha avuto una riunione con il tecnico agronomo Fabrizio Cinelli al quale l’Autorità portuale fa riferimento.
«È venuto Cinelli e ha eseguito un sopralluogo», spiega Lucchesi al Tirreno. Verificando la vita della grossa pianta crollata, continua Lucchesi, «è emerso che l’albero era stato sottoposto alle prove di tenuta nel 2022 e i risultati erano stati buoni». In tre anni, evidentemente, è accaduto qualcosa che ne ha minato la stabilità fino al crollo, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi perché piazzetta e zona tutto intorno sono molto frequentate.
Lucchesi spiega così i provvedimenti assunti dalla Autorità portuale, ente diverso dalla Capitaneria di porto alla quale alcuni cittadini attribuiscono la gestione della zona: «Martedì prossimo Cinelli torna con mezzo e con il tecnico per effettuare le prove di tiro degli alberi di piazza Brin che si trovano sul lato dove insistono anche i palazzi».
Si tratta, aggiunge il segretario della Authority, «di sei piante che saranno testate con il mezzo apposito».
Per quanto riguarda lo stato delle stesse piante, «Cinelli ha assicurato che quelle lungo la strada vicino alle case non hanno un problema imminente. Così è emerso dal controllo visivo effettuato. Ma è importante eseguire la prova di trazione».
Le attività che insistono nella zona, così come i residenti, da tempo chiedevano interventi per piazza Brini. «Ma si agisce sempre dopo che è successo qualcosa di grave», è il commento amaro che il Tirreno registra al ristorante “Il Gabbiano” che si trova all’incrocio viale dei Tigli-via Coppino.
Preoccupazione c’è anche tra i gestori della storica pasticceria “La Darsena”, che ha sede su via Coppino, proprio sul lato opposto alla piazzetta: «Noi parcheggiamo lì sia i mezzi da lavoro che le nostre auto personali. Qualcuno aveva già segnalato che c’era un problema. Quella piazza ha bisogno di essere sistemata completamente, visto che è tutta abbandonata».
Il negozio Shapetech di Sandro Bertozzi si trova sul lato della piazza dove sono anche i palazzi: «Non avevo idea che gli alberi fossero malmessi. Ora la preoccupazione c'è». Ma non solo per i pini: «In piazza ci sono piante che crescono a dismisura, anche infestanti. Per camminare dentro la piazza bisogna scansare i rami. Senza contare che dopo le 18 non ci passa più nessuno, perché c'è da avere paura a causa del giro di spaccio che c’è. Insomma, la vegetazione deve essere tagliata».
Su questo risponde lo stesso Massimo Lucchesi: «Per quanto riguarda gli interventi sulla vegetazione stiamo valutando. In quella piazza è stato piantato di tutto: ci sono dei tronchetti della felicità che sono diventati alberi».
Al momento, conclude Lucchesi, un finanziamento per un recupero della piazza «nei bilanci della Autorità portuale non è previsto. Per inserirla tra le spese da sostenere per il futuro c’è da capire come fare».
Ma una cosa è certa: piazza Brin, che è accesso alla Darsena per chi viene da fuori città, nelle attuali condizioni non può stare.