Il Tirreno

Versilia

Verso le feste

Caro Natale, quanto ci costi? «Ecco i prezzi per un menu in Versilia e a Viareggio». Le cifre dei prodotti e i consigli

di Luca Pardini

	Un pranzo natalizio (foto di repertorio)
Un pranzo natalizio (foto di repertorio)

Il punto dei commercianti che fanno sapere: «Questi i piatti più gettonati»

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VIAREGGIO. C’è chi lo trascorre in vacanza, magari sulla neve o in qualche destinazione esotica. Altri si muovono molto in anticipo per riservare un tavolo nel loro ristorante di fiducia. Ma molti, la maggior parte, amano passare il Natale a casa, circondati dalla propria famiglia e cucinando (o ordinando) i piatti tipici della tradizione. Ma quanto costa cucinare un pranzo di Natale? Noi del Tirreno abbiamo contattato alcune tra le attività commerciali a cui si fa riferimento per la preparazione delle tavolate del 25 dicembre, per farci un’idea dei prodotti andati per la maggiore e dei prezzi correnti. Il pesce, a esempio, nonostante sia tradizionalmente riservato alla Vigilia, sarà al centro di molte portate anche a Natale.

I menu

«Possiamo dirci soddisfatti della quantità di ordini ricevuta fino ad ora, assolutamente in linea con l’anno scorso - dice Luca Volpe, titolare dell’omonima storica pescheria di via San Martino - Noi prepariamo ogni tipo di portata, dagli antipasti ai secondi, sughi pronti e ovviamente il nostro crudo, prodotto sempre molto richiesto». Il crudo di mare, fiore all’occhiello della pescheria Volpe, costa 68 euro al chilo, con eventualmente l’aggiunta di ostriche al prezzo di tre euro l’una. Oltre a lasagne di mare, trabaccolara e pasta con le triglie, gustose varianti marittime, i protagonisti indiscussi sulle tavole natalizie saranno tordelli e tortellini. «Anche quest’anno, come gli altri, le richieste quasi unanimi della clientela sono stati i tordelli e i tortellini da fare in brodo - conferma Fabio Boeri del Pastificio Moderno in via Mannozzi - Io mantengo un prezzo di 13 euro al chilo da ormai molti anni, mi sembrerebbe scorretto alzarlo specialmente a ridosso delle festività». Non può mancare, poi, un secondo di carne.

Cosa si mangia

«Il periodo natalizio è storicamente carico di lavoro per me, e quest’anno non fa eccezione - racconta Abramo Franceschini, proprietario della celebre macelleria Franceschini in centro città - C’è grande richiesta per il bollito e tutti i vari tagli per farlo, dalle tasche ripiene a quelli del quarto anteriore. Oltre a questo, vanno molto anche i classici arrosti di polleria, faraone, capponi e cotechini». Sulla stessa linea è anche Matteo Crudeli, della macelleria FD in zona Marco Polo, che conferma «un certo numero di richieste per il gran bollito, il cui prezzo naturalmente dipende dalla scelta dei tagli che si vogliono, dalle frattaglie più economiche fino al magro che sta sui 16 euro al chilo». «C’è anche richiesta per i nostri arrosti - continua - tacchini ripieni e faraone farcite che, disossate, vengono 21,90 euro al chilo. Prezzi che sono rimasti stabili nel tempo, grazie anche al fatto che quasi tutta la manodopera è fatta da noi». Inevitabili, in conclusione, i dolci della tradizione. Panettoni e pandori, torroni e panforti.

I prezzi

«Quest’anno abbiamo ricevuto un grande numero di prenotazioni per i nostri panettoni artigianali, forse anche qualcosa in più del già ottimo anno passato, nonostante un lieve aumento di prezzi che per noi è stato inevitabile - afferma Maurizio Lombardo, titolare della pasticceria omonima in via Coppino, quartiere Darsena - Le materie prime come il burro e le mandorle sono aumentate e noi, di conseguenza, abbiamo dovuto rincarare il prezzo del panettone di qualche euro, portandolo a 34 euro, 38 se lo si vuole in una confezione particolare. Nonostante questo, sono arrivate tante richieste, dieci volte di più rispetto a quelle per i pandori». In definitiva, ipotizzando un menù che spazi tra terra e mare, con pesce crudo per antipasto, tordelli seguiti da una faraona ripiena e un panettone artigianale a conclusione, e mettendo in conto che un chilo di prodotto possa andare bene per 4, talvolta 5 persone, si arriva a una cifra intorno ai 130 euro. 30, al più 35 euro a testa, bevande escluse, per un pranzo di Natale comprensivo di ogni portata, tra raffinatezze e intramontabili classici.

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