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Ospedale Versilia, Pronto soccorso sotto pressione: c’è un addio eccellente


	Il Pronto soccorso dell’ospedale Versilia
Il Pronto soccorso dell’ospedale Versilia

Il sindacato Fials: «Personale stremato, il fuggi fuggi prosegue»

05 ottobre 2024
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VIAREGGIO. Non accenna a diminuire il numero degli accessi al Pronto soccorso dell’ospedale Versilia, che resta sotto pressione anche con la fine dell’estate. Pronto soccorso che, in questi giorni, ha perso un punto di riferimento “storico”, la coordinatrice degli infermieri Chiara Catapano, che ha lasciato l’ospedale per altre scelte professionali.

«Quello che temevamo come sindacato Fials si sta avverando – scrive Daniele Soddu, segretario provinciale del Fials – Nemmeno l’inizio della scuola, con il conseguente rientro di turisti alle proprie abitazioni, ha rallentato la corsa al Pronto soccorso da parte dei cittadini. È stato un settembre duro per medici, infermieri, operatori e tutta la filiera dell’ospedale della Versilia impegnato al Ps sempre sotto pressione, e con i soliti numeri di personale già denunciati dal sindacato per tutta l’estate».

«Ancora una volta risulta deficitaria la risposta territoriale messa in campo dalla Regione Toscana – prosegue Soddu – che non filtra i codici a bassa priorità e che portano i cittadini a rivolgersi dove trovano una risposta e quindi al Pronto soccorso. Credo che questa situazione l’abbiamo sviscerata abbastanza, ma le risposte ad oggi da parte della direzione e della Regione sono pressoché nulle. Proprio in questi giorni di forte pressione il Pronto soccorso del Versilia, vede andare via la sua coordinatrice infermieristica in carica da anni e grande professionista, che ha dato le dimissioni lasciando sconcerto in tutto l’ospedale, ma soprattutto un voto professionale. Facciamo a lei l’augurio di una nuova vita al di fuori della sanità, ma altresì ci facciamo delle domande serie sui motivi che portano tanti professionisti ad abbandonare il mondo della sanità pubblica per percorrere altre strade, a volte anche fuori dall’ambito sanitario. Tutto questo con l’avvicinarsi del periodo invernale altro momento critico per l’iperafflusso che coinvolge i servizi sanitari».

«Il sindacato Fials ha per tutto questo, dichiarato lo stato di agitazione all’interno della Asl Toscana Nord Ovest ed all’ultimo tavolo conciliativo con la direzione è tornata a chiedere assunzioni di personale e risposte adeguate alle richieste di parte Sindacale. Se così non fosse, la procedura si concluderà negativamente e la palla passerà al prefetto di Pisa per il prosieguo della procedura di raffreddamento, che se negativa porterà a forme di protesta importanti finanche quella dello sciopero».

«Sarà un autunno caldo in Versilia sul fronte sindacale se non arriveranno risposte concrete – concludono dal Fials – Basti pensare ai primariati ancora scoperti in ospedale dove vi sono facenti funzioni in vari reparti come Ortopedia, Trasfusionale, Rianimazione, Area Medica, 118, Laboratorio Analisi, la direzione di presidio e soprattutto a tre mesi dal pensionamento del primario Franco Marsili la Dermatologia, fiore all’occhiello della nostra sanità, non ha nemmeno nominato un facente funzione. Vi è, quindi, una sorta di autogestione in attesa che la direzione batta un colpo. In questi mesi anche altri reparti sono in piena difficoltà. Va veramente rivendicato lo sforzo del personale operante nella Area medica, in affanno visti i numeri di operatori esigui. Soprattutto il personale Oss, dove la Regione ha posto un vincolo tassativo di non assunzione è in grave carenza e questo problema si abbatte anche sugli infermieri». 

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